Se ami la vita all’aria aperta, in autunno il Veneto è da non perdere!
Il trekking non è solo un’attività per professionisti, ma un’evasione per tutti, e il Veneto in autunno offre molti percorsi naturali o urbani di grande fascino.
Per godere anche in questi mesi autunnali delle giornate ancora luminose e non troppo fredde, in boschi caleidoscopici alla ricerca di funghi e castagne, sui sentieri di alta quota o alla scoperta di palazzi e città, ecco 10 itinerari alla scoperta del Veneto per ogni gusto suddivisi in tre gruppi: montani, naturali accessibili a tutti e culturali.
Montani: 1) la ciclabile delle Dolomiti: percorribile in qualunque suo tratto, copre il percorso dell’antica ferrovia delle Dolomiti da Cortina a Calalzo di Cadore, passa alta fra boschi di abeti e pini, ottima per godersi la montagna in autunno con facilità; 2) la cascata Ru de Assola di Borca di Cadore, provincia di Belluno: dislivello e impegno considerevoli, si parte dalla chiesa parrocchiale di Borca, si supera il ponte sul torrente Boite e si prende il sentiero sterrato di circa 4 km: silenzio se volete avvistare gli animali; 3) il lago di Misurina, comune di Auronzo, provincia di Belluno: tipico lago alpino certamente meno affollato in autunno , i 2,6 km di perimetro del lago sono percorribili sia lungo il versante stradale sia lungo quello boscoso godendo del riflesso dei monti sull’acqua e di impressionanti vedute sul ghiacciaio della Marmolada; 4) forcella Maraia e rifugio Città di Carpi a mt 2110, quarta tappa dell’Altavia Dolomitica: il sentiero Cai 120 parte proprio dal lago di Misurina a lato della seggiovia per il Col de Varda, percorso impegnativo e con un buon dislivello (400 m), tre ore circa dal lago e per chi arriva alla fine un’impressionante vista sulle Marmarole e sulle Tofane (attenzione: rifugio chiuso da fine settembre).
Naturali accessibili a tutti (anche a persone diversamente abili e a mezzi con ruote): 5) escursione attorno al monte Venda nel parco naturale dei Colli Euganei, provincia di Padova: percorso lungo il quale si possono osservare boschi di castagno e alcuni maronari secolari, particolarmente affascinante in autunno per la ricchezza delle sfumature del rosso, dell’oro e del giallo sulle foglie; 6) parco giardino botanico delle Ginestre a Rivadolmo di Beone nei Colli Euganei, provincia di Padova: un sentiero sterrato che attraversa parte dei tre ettari del parco dalla flora rigogliosa, le cui diverse piante si caricano di frutti rossi e si tingono dei colori dell’autunno, presenti aree sosta e picnic lungo il percorso; 7) riserva naturale Vincheto di Celarda a Feltre, provincia di Belluno: il nome viene dai ‘vinchi’, i rami di salice utilizzati per intrecciare ceste e simili, si tratta dunque di una zona umido-palustre dall’elevata biodiversità, i vialetti che lo attraversano sono pianeggianti e si inoltrano nella macchia boscosa senza alcuna difficoltà particolare.
Culturali: 8) città di Chioggia, provincia di Venezia: una pista ciclabile molto ben tenuta che circonda la laguna del Lusenzo permette in autunno di godere della luce dorata che si riflette sull’acqua senza essere sopraffatti dal caldo; 9) Verona: la città di Romeo e Giulietta si riscalda nei toni rossi del mattone alla calda luce di ottobre, permettendo di esplorarla a piedi al riparo dall’afa, dalla cinta muraria attraverso il foro romano, sotto l’ombra della basilica di Sant’Anastasia dritto fino alla famosa Arena in piazza Bra; 10) Vicenza del Palladio: un percorso di circa 9 km che, partendo dalla Basilica Palladiana del centro città, permette di raggiungere alcune famose ville fuori porta dell’architetto cinquecentesco, come Villa Guiccioli, Villa Rotonda di Palladio e Villa Valmarana ai Nani, particolarmente consigliato in autunno per la temperatura fresca.
Liverpool :A City with a dreadful weitsbe.On the one hand, the weitsbe repeatedly directed me to local towns and countryside which are, strictly speaking, nothing to do with Liverpool.e.g. the town of Southport (20 miles away) with its elegant gardens and shopping street.The miles of beaches and sand dunes of the West Lancashire coast.The Wirral peninsula, across the River Mersey, with its lovely countryside and views of North Wales over the River Dee.On the other hand, constant references to football teams, cafes, the Beatles, the modern concrete Catholic Cathedral apparently known locally as “Paddy’s wigwam”, and what I have to call the local sub-culture of the modern multi-ethnic city.What about culture ??Eventually, I established the following (not through this weitsbe) :Liverpool was granted its Charter as a City by King John in 1207.Its stately Town Hall was designed by John Wood of Bath in the eighteenth century.It has some fine Georgian houses.Its waterfront buildings include one of Renaissance Florentine design, and another which, with its cupolas and central dome, suggests Venice.Liverpool Cathedral designed by Giles Gilbert Scott in the Gothic style, is a huge, awesome structure in sandstone, (mainly quarried locally,) and is described by Betjeman as “one of the greatest buildings of the twentieth century”. The Royal Liverpool Philharmonic Orchestra is one of the finest in Europe, with its own concert hall.The University of Liverpool is apparently of a very high academic standard.I don’t know if any of this counts as “culture” in the year 2008.I hope Signor and Signora Pacor like it there, and that Father Ray enjoys his visit.