Una guida completa per conoscere la storia di Acri, per una bellissima vacanza in Calabria, nella provincia di Cosenza.
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Per godersi una meravigliosa vacanza in Calabria, vediamo tutte le informazioni riguardo la storia del bellissimo borgo di Acri.
Scopriamo la storia del caratteristico borgo di Acri, bellissimo paesino che sorge in Calabria a nord-est della Sila greca, in provincia di Cosenza.
Data la sua posizione, gode di un clima particolarmente favorevole. Si trova infatti tra il Mar Ionio ed il bellissimo altopiano della Sila.
Le origini di Acri si confondono tra storia e leggenda, rendendo la vicenda della sua fondazione particolarmente affascinante.
Secondo alcune fonti i fondatori del paesino furono gli Osci, secondo altre il borgo fu fondato dagli Japiti. Secondo ulteriori fonti i popoli fondatori furono i greci oppure i Sibariti.
Il nome del paese deriva probabilmente dalla parola Akra, che tradotto significa sommità. Altre fonti riconoscono l’origine del nome rispettivamente nelle parole Acheruntia ed Acriris. Il territorio di Acri fu invaso, nel corso della storia, dai Longobardi, dai Bizantini, dai Saraceni e dai Normanni. Questi popoli hanno lasciato sul borgo le loro inconfondibili impronte, che sono ravvisabili attraverso la testimonianza racchiusa nelle interessanti strutture architettoniche e nelle bellissime costruzioni artistiche presenti sul territorio.
Nel corso della sua sfaccettata storia, la località fu saccheggiata ed incendiata dagli Aragonesi. Nei primi anni del ‘900 la cittadina vide esplodere anche al suo interno il noto fenomeno del brigantaggio. Nell’epoca risorgimentale Acri diede il proprio contributo in modo deciso. Si ricorda in particolare il sacrificio di Gianbattista Falcone nel corso della Spedizione di Acri. Un altro importante momento per Acri fu quello in cui i due fratelli Sprovieri, Francesco e Vincenzo, diedero il loro contributo durante la Spedizione dei Mille.
La bellezza del borgo si può notare anche attraverso la presenza di vari bellissimi edifici del XVIII secolo. Nel territorio sono presenti anche i ruderi di un castello del ‘400, che anche attualmente sono visitabili. Vediamo quali sono le principali attrazioni di questo caratteristico borgo che sorge nel cuore della Calabria.
Il Castello che sorge nel borgo di Acri prende il nome di Rocca dei Bruzi. Secondo numerose fonti, pare sia stato fondato dai bruzi nel ‘400. Inizialmente la forma della pianta del castello era trapezoidale, con quattro torri ai lati ed un grande muro di cinta a difesa della struttura. Degno di nota è un episodio avvenuto nel 1999. In quell’anno furono infatti ritrovate, all’interno delle mura del castello, diverse monete di origine greca. Alcune di queste erano tipiche di Sibari, altre di Thurii ed una di Crotone.
Il Palazzo Padula era una proprietà del poeta Vincenzo Padula. Venne edificato con scopo autocelebrativo, come si può notare dalle due penne, con calamaio, fatte scolpire dall’artista sul portare del palazzo, dato che costituivano il simbolo del suo casato. Con lo scopo di difendersi da possibili attacchi ad opera di briganti, Padula fece costruire delle feritoie, adatte per posizionarvi armi da fuoco. La bellezza dell’edificio si può notare anche dalla bellezza delle decorazioni presenti sul cornicione.