Atene è una città che suggestiona viaggiatori di tutto il mondo per i suoi richiami all’antichità, alla storia, all’arte e all’archeologia. Il simbolo della capitale è sicuramente la sua Acropoli, un complesso di edifici d’inestimabile valore dichiarato Patrimonio UNESCO nel 1987.
La punta di diamante della destinazione greca si erge sul colle più alto – nel centro della città – il quale svetta fra i mercati rumorosi, fra le stradine colorate e dalle tinte sgargianti, nonché fra le piazze allegre e in continuo movimento. La vitalità della città greca conquista milioni di visitatori annualmente, e riesce a coronare l’esperienza di un viaggio unico ed indimenticabile proprio grazie al suo simbolo: l’Acropoli.
In questo articolo abbiamo pensato di approfondire le tappe storiche più rilevanti che gravitano attorno a questo magico complesso di edifici, allo scopo di raccontarne la nascita e l’ascesa.
Acropoli di Atene storia
L’Acropoli di Atene è una finestra aperta su un passato che affascina da secoli per la sua carica espressiva e per la ricerca di un senso estetico che ancora oggi influenza la nostra cultura occidentale.
Il profilo del sito archeologico domina una collina rocciosa di oltre 150 metri di altezza; da qui il termine akro poli, tradotto in italiano come “città sopraelevata, che sta sopra”.
La storia del complesso architettonico deve la sua fama al lucente periodo pericleo (495-425 avanti Cristo); furono anni in cui l’espansione marittima, culturale e commerciale riuscì a dare vita ad una serie di riforme politiche, volte a minimizzare le diseguaglianze della società ateniese.
L’Acropoli nasce come progetto architettonico difensivo e deve la sua fama al famoso profilo archeologico dominato dal Partenone, opera degli architetti Ictino, Callicrate e Mnesicle.
Il monumento fu costruito tra il 447 e il 437 avanti Cristo in onore della dea protettrice della città, Atena, sotto la supervisione di Fidia. I marmi decorati raccontano ancora oggi gli eventi che segnarono la valorosa vicenda bellica di una polis in cui storia, mito e razionalità furono sempre inscindibili fra loro.
Il fregio continuo rappresenta le battaglie della popolazione locale contro le Amazzoni, nonché gli eventi salienti della celebre guerra di Troia. Il tempio non ebbe vita facile: a seguito di assedi, saccheggi e bombardamenti – il più violento dei quali si tenne nel 1687 – l’Acropoli subì ingenti lavori di restauro, al fine di tornare allo splendore che ancora oggi viene narrato nei nostri libri di storia.
Acropoli di Atene: cosa vedere e quando
Il sito è un paradiso storico a cielo aperto, che consente di vivere un magico tuffo in un mondo lontano, accogliente e suggestivo.
Imprescindibile è la visita dei Propilei, l’imponente portico monumentale in stile ionico e dorico, progettato da Mnesicle.
Dopo aver goduto dell’affascinante vista che si gode dall’Acropoli su tutta la capitale, il nostro consiglio è di procedere in direzione del tempio dedicato ad Atena Nike; progettato da Callicrate, esso è la testimonianza più suggestiva dell’estro architettonico dell’antichità classica.
Infine, non può mancare una sosta presso il Teatro di Dioniso, ai piedi dell’Acropoli. L’opera voluta da Licurgo rimane ad oggi un punto focale per una comprensione a 360 gradi dell’importanza che gli eventi sociali, artistici e teatrali rivestivano per la popolazione locale.
Per avere un’idea basta sapere che la sua capienza massima era di ben 17.000 spettatori!
Visitare l’Acropoli è un’esperienza suggestiva, un must-to-do per ogni viaggiatore che si rispetti. Il nostro consiglio è di scegliere i mesi primaverili o autunnali, momenti in cui il numero di turisti in città scende vertiginosamente.
Per ammirare il panorama al massimo del suo splendore, inoltre, è bene recarsi all’Acropoli durante la golden hour. Il riflesso del tramonto sui marmi dorati arricchirà l’impressione di trovarsi in un posto magico, il posto da cui tutta la nostra storia è cominciata!