Agrigento, sono tante le attrattive nella città.
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La città di Agrigento si presenta come una miscellanea di culture e differenti tradizioni. La greca Akragas, la romana Agrigentum, l’araba Gergent e la normanna Girgenti si sono susseguite ed integrate nel corso dei secoli, conferendo alla città attuale la sua impronta storica e multiculturale.
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Il centro storico di Agrigento si snoda in un dedalo di strade, piazze ed incantevoli vicoli di sanpietrini, fulcro della vita cittadina ed anticamere di autentici gioielli artistici.
Dalla Porta di Ponte, un tempo principale ingresso alla città, si sviluppa la centrale Via Atenea, conosciuta anche come il “salotto” di Agrigento. Negozi per dedicarsi allo shopping, ristoranti, bar e locali dove poter degustare piatti tipici si rincorrono tra incantevoli chiese e palazzi.
Da Piazza Marconi si accede, invece, al Viale della Vittoria, elegante, alberato, ideale per piacevoli passeggiate. Una vera e propria terrazza panoramica sul litorale agrigentino e sulla splendida Valle dei Templi.
Tra un gelato ed un’occhiata alle vetrine vale la pena visitare Villa Bonfiglio, con il suo grande parco ed il bellissimo obelisco in marmo di Carrara, realizzato per commemorare i caduti della prima guerra mondiale.
Un’autentica perla è la Chiesa di Santa Maria dei Greci, sulla omonima via, nascosta tra le strette viuzze del centro. Attraverso di essa si ripercorre veramente la storia della città: costruita sui resti (ancora oggi visibili) di un tempio dorico dedicato alla dea Atena, in età bizantina divenne chiesa ortodossa per convertirsi, infine, nella prima cattedrale di rito cattolico della città.
Influenze arabo-normanne, gotiche, rinascimentali e barocche caratterizzano l’attuale Cattedrale, intitolata a San Gerlando, patrono della città.
Oltre ad ammirarne le eleganti architetture, è possibile assistere ad un interessante fenomeno acustico, il “portavoce”: dall’area absidale si riesce a sentire non solo parlare, ma addirittura sussurrare coloro che si trovano all’ingresso.
Si arriva alla chiesa percorrendo una suggestiva scalinata che conduce sulla cima di una collina dominata dalla torre campanaria.
Bellissima testimonianza di età medievale è il Monastero di Santo Spirito con chiesa annessa. Affascinano i suoi portali dalla ricchissima decorazione in stile chiaramontano, così come le enormi finestre.
All’interno è possibile acquistare dei buonissimi dolci preparati dalle suore di clausura, le quali ne custodiscono gelosamente le antiche ricette.
In Via Garibaldi, sulla sommità di una roccia calcarea, si erge il Santuario dell’Addolorata. Parte dell’abside è scavato nella roccia stessa, mentre nei sotterranei la chiesa custodisce le cripte per cui è maggiormente nota. Merita sicuramente una visita.
Non solo architettura religiosa. Numerose sono, infatti, le bellissime testimonianze di architettura civile, ubicate in diverse parti del centro storico.
Dal Palazzo Steri, che oggi accoglie parte del Seminario, al Palazzo Vescovile. Quest’ultimo, costruito per volontà del vescovo Gerlando, attira l’attenzione per il suo aspetto sobrio ed elegante, per i balconi e per l’antica Torre dell’Orologio. Al suo interno ospita il Museo Diocesano.
In Piazza Pirandello si affaccia il Palazzo del Municipio, un tempo monastero domenicano (accanto ad esso si erge, infatti, la chiesa barocca dedicata a San Domenico).
Dall’atrio del palazzo si accede all’ottocentesco Teatro Pirandello, fiore all’occhiello della città, realizzato seguendo uno stile che richiama molto da vicino il famoso teatro veneziano “La Fenice”.
Agrigento è la città natale di un gigante della letteratura, Luigi Pirandello. Oltre al teatro e alla piazza che prendono il suo nome, è possibile visitare poco fuori città, in contrada Caos, quella che era la sua abitazione.
Oggi convertita in casa-museo, mette in mostra cimeli, scritti, fotografie ed oggetti personali del celebre scrittore.
Da non mancare assolutamente, infine, un viaggio tra le vestigia dell’antica Akragas, nella meravigliosa Valle dei Templi, Patrimonio Unesco.
Altri “must to see” sono il Giardino della Kolymbethra ed il Museo Archeologico Regionale.