Fondato a Los Angeles nel 2008 la piattaforma di house sharing Airbnb è diventata nel giro di pochi anni una tra le migliori app con cui programmare un viaggio. Questo portale permette a chiunque di prenotare in quasi ogni città del mondo un alloggio.
Le camere o le case che gli utenti andranno ad affittare per brevi periodi sono a tutti gli effetti abitazioni private in cui i proprietari, per fare qualche soldo in più, decidono di affittarle tramite il servizio online. Dalla data della fondazione Airbnb è diventata a tutti gli effetti un colosso del mondo dei viaggi, arrivando ad un fatturato annuale di 2,6 miliardi nel 2017 e dando lavoro a più di 3100 dipendenti.
Tutto ciò ha portato di conseguenza ad una piccola crisi del mondo degli alberghi, che col tempo si è dovuto adattare ai prezzi molto accessibili di Airbnb. Proprio per questo sorge una domanda spontanea, affittare una camera con Airbnb conviene ancora rispetto a prenotare una stanza d’hotel?
Le ragioni per scegliere un hotel
Effettuare il check in in un hotel è sicuramente più semplice che farlo in un appartamento su Airbnb.
L’hotel infatti dispone di una lobby attiva tutto il giorno, ed in alcuni casi anche tutta la notte, disponibile ad accogliere tutti gli ospiti della struttura. L’applicazione al contrario permette ai turisti di registrarsi solo in alcune ore del giorno, ore nelle quali sono presenti nelle strutture le persone addette a questo lavoro. A causa di questo la possibilità di fare check in può risultare molto complicata. Inoltre gli hotel sono dotati costantemente di un portiere, questo a differenza ovviamente della maggior parte delle strutture presenti su Airbnb. Ciò potrebbe causare ulteriori problemi di logistica per gli ospiti.
Il secondo punto che deve essere analizzato riguarda la cosiddetta falsa pubblicità. Alcuni host del servizio online per ottenere più prenotazioni postano sul sito foto che raffigurano stanze e case che non saranno poi quelle che gli ospiti si troveranno davanti. Nonostante le politiche dell’azienda, che tenta in ogni modo di combattere queste pratiche, molti utenti si sono lamentati rispetto questo problema. Nel caso degli hotel al contrario, le immagini che sono mostrate ai clienti sono soggette a più controlli che si accertano della veridicità delle fotografie.
Alcuni utenti dell’applicazione si sono lamentati più volte di aver avuto cancellazioni della prenotazione con breve o nullo preavviso. Il rimanere senza alloggio in un paese straniero è l’incubo di ogni viaggiatore, per questo gli alberghi adottano una politica molto più trasparente nei confronti delle cancellazione delle prenotazioni.
Stando ad alcuni post della community della piattaforma, Airbnb sta affrontando un problema di discriminazione. Molti ospiti infatti hanno dovuto fare i conti con proprietari delle strutture poco aperti alle novità ed in alcuni casi addirittura razzisti. D’altro canto, alcuni proprietari hanno dovuto fare i conti con ospiti abbastanza particolari. In ogni caso, l’accogliere sconosciuti nella propria abitazione è un gesto che in alcuni casi porta problematiche di vario tipo. Bisogna essere gentili nei confronti del cliente ma allo stesso tempo bisogna porre dei confini all’interno della propria abitazioni.
La differenza economica
Con l’abbassamento delle tariffe degli alberghi e l’aumento delle tasse di alloggio a cui è soggetta l’applicazione il divario economico che c’era tra le due modalità di viaggio si sta riducendo parecchio. Ultimamente infatti in alcuni casi risulta più economico addirittura prenotare in una struttura alberghiera, avendo in più tutti i servizi che vengono offerti.