A ridosso del confine con la Germania, che ha sempre conteso alla Francia il controllo della regione insieme alla vicina Lorena, l’Alsazia è la regione (ora confluita amministrativamente in quella del Grand Est) compresa tra i monti Vosgi ed il fiume Reno che segna il confine tra i due paesi uscendo dalla città svizzera di Basilea.
Se a occhi poco accorti la cultura alsaziana potrebbe sembrare un mix di cultura francese e tedesca, gli abitanti dell’Alsazia proclamano invece una propria identità culturale, come testimonia anche il diffuso uso del dialetto alsaziano, simile a quello del nord della Svizzera.
Alsazia, le città
Capoluogo dell’Alsazia e della riformata regione del Grand Est, Strasburgo (dal tedesco città delle strade) è attraversato dal fiume Ill, lo stesso che attraversa l’intera regione alla quale dà il nome, e lambisce il Reno.
Cresciuta sui resti di un insediamento romano Strasburgo è oggi una bellissima città ricca di fascino e storia e scenario di scontri e dispute coi prussiani/tedeschi: per questo motivo, e per sua la centralità geografica in quello che da loro stessi viene definito il cuore d’Europa Strasburgo è stata eletta sede del Parlamento Europeo nel 1952.
La Cattedrale medievale di Notre-Dame, in stile gotico e con tanto di orologio astronomico, costituisce il nucleo del centro storico, oggi Patrimonio Unesco e per quasi due secoli, tra il diciassettesimo e il diciannovesimo secolo, è stato l’edificio più alto del mondo.
Le tipiche case a graticcio ricordano le tedesche fahrwerkhaus e si riflettono nelle acque dei canali che circondano il quartiere centrale di La Petite France.
Caratteristiche dell’architettura popolare alsaziana sono diffuse soprattutto per l’abbondanza di legname dai monti Vosgi e per la loro resistenza agli incendi grazie alle componenti in pietra, già dalla capitale si può quindi individuare lo stile che si ritroverà poi nei più caratteristici e pittoreschi centri minori. Tipici inoltre sono i mercatini natalizi.
Nel dipartimento dell’Alto Reno, quindi a sud dell’Alsazia, si trovano invece le città di Mulhouse, importante centro di industria meccanica (sede infatti del Museo Ferroviario Nazionale Francese e della Città dell’Automobile), e Colmar, dal grazioso centro storico distrutto durante la guerra e poi ricostruito, che ospita capolavori dell’arte religiosa.
La campagna e i vini
Il cuore dell’Alsazia pulsa però fuori dalle grandi città ed anima i borghi ai piedi dei Monti Vosgi, sui cui pendii orientali, al riparo dalle umide correnti atlantiche il che rende l’Alsazia una delle regioni meno piovose di Francia, si distendono ettari di vigneti.
Oltre duecento sono i chilometri della Via dei Vini d’Alsazia, inaugurata nel 1953, e che attraversa innumerevoli e favoleschi borghi e centri viticoli. La medievale Eguisheim, con le sue strade circolari e il suo castello, Obernai, una delle cittadine più attive e turistiche o Riquewihr col suo dedalo di viuzze e casette colorate sono alcune delle cittadine lungo il percorso ma i posti dove trovare cantine dove bere del buon bianco alsaziano sono diffusissimi.
Le condizioni climatiche e la composizione del terreno rendono unici i suoi vini, garantiti da tre denominazioni: A.O.C. (Denominazione di origine controllata), A.O.C. Grand Cru (sulla cui etichetta è indicato vigneto e millesimo di riferimento) e A.O.C. Crémant d’Alsazia per gli spumanti.
A queste seguono poi denominazioni conferite solo in alcune annate e di gran pregio: i Vendage Tardive, prodotti con uve sovramaturate e i Sélection de Grain Nobles, fatti con grappoli scelti e colti a mano e attaccati dalla muffa nobile Botrytis Cinerea, che conferisce al vino una dolcezza unica.
I vitigni classici sono invece il Pinot Grigio, il Gewurztraminer, il Moscato e il Riesling, tutti rigorosamente a bacca bianca. Pur usando vitigni tedeschi, i vini alsaziani sono più secchi e corposi, grazie alle qualità organolettiche e la quantità di zuccheri residui.
Inoltre l’ottima gastronomia alsaziana è un ottimo contorno ai vini unici di questa terra.