La guida su cosa vedere in poche ore nella città di Amalfi, in Campania, tra i luoghi simbolo della zona.
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Amalfi è una destinazione molto gettonata della Campania, ma vediamo cosa vedere assolutamente in poche ore, tra i luoghi più importanti della città.
La città di Amalfi è una delle destinazioni italiane più amate dai turisti provenienti da tutto il mondo.
Si tratta, infatti, di una città caratterizzata dall’ambiente naturale suggestivo che sorge su ripide scogliere nella costa sud-occidentale dell’Italia. Tra il IX e l’XI secolo, la città fu sede di una potente repubblica marinara, infatti sono tanti i luoghi storici da visitare.
Famosa per la bellezza del suo mare, Amalfi è ricca di panorami mozzafiato, ma anche di luoghi storici tutti da scoprire. Vediamo, quindi, quali sono i luoghi da non perdere in poche ore.
Il primo luogo d’interesse da non perdere è il Duomo di Sant’Andrea, un’imponente struttura fatta costruire nel ‘987 adiacente ad un’altra chiesa del IX secolo. Una cattedrale maestosa, in stile romanico, caratterizzata dalla splendida facciata esterna neomoresca con influenze gotiche di rara bellezza.
Sono presenti al suo interno una cripta edificata sulla tomba del Santo Patrono e il Chiorstro del Paradiso in stile normanno che, nel 1268, collegava le due vecchie strutture. Nel XII secolo venne costruito anche il campanile adiacente alla cattedrale mentre ai piedi della scalinata si trova la fontana di Sant’Andrea, del 1760.
La valle dei Mulini è un’area di grande interesse culturale. Si tratta di una riserva naturale con un paesaggio vario e spettacolare. Oggi è stata messa in sicurezza ed è diventata una passeggiata rilassante tra rovine di mulini, limonaie e le cascatelle formate dal torrente Canneto. Il panorama è molto suggestivo e il percorso risulta essere non troppo impegnativo, quindi adatto a tutti. La valle è popolata anche da diverse specie animali e ricoperta da una folta vegetazione mediterranea.
Il Rione Vagliendola è uno dei più famosi e caratteristici della cittadina. Qui si alternano vecchie abitazioni aristocratiche, case turrite e si può camminare fino all’ex Convento di San Pietro della Canonica, ora Albergo dei Cappuccini. Tra gli altri edifici più importanti da non perdere ci sono il Monastero della SS. Trinità e la chiesa di Sant’Antonio. Il luogo ideale, tuttavia, anche per una passeggiata tra le botteghe, i negozietti e i vicoli caratteristici.
Scoperta nel 1932, la Grotta dello Smeraldo deve il suo nome alla colorazione dall’acqua che riflette la luce che filtra dalle rocce. Si può visitare via terra tramite ascensore o scale, o via mare, con le zattere di operatori turistici locali che partono da vari porticcioli.