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La Puglia è ricca di meraviglie e di luoghi famosi, come Castel del Monte, nella città di Andria, ma cosa vedere? La guida ai luoghi più belli della città pugliese, anche nota come la città dei tre campanili.
Andria, Puglia: cosa vedere
La città dei tre campanili, Andria, è un capoluogo, insieme a Barletta e Trani, della provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia.
Una città storica, che intreccia il suo passato con la figura di Federico II di Svevia, e resa famosa dallo splendido Castel del Monte, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Andria è un mix di storia e di cultura, che unisce sapori e bellezze tipiche della regione pugliese. Infatti, proprio qui nasce e viene prodotta la burrata di Andria IGP.
Il suo territorio si estende sul pendio inferiore delle Murge, a soli 10 chilometri dal mare Adriatico, che la rende una città molto popolare durante la stagione estiva.
Ma vediamo quali sono i luoghi più importanti da visitare durante un viaggio ad Andria.
Castel del Monte
Il simbolo della città è senza dubbio Castel del Monte, che sorge nell’omonima frazione del comune di Andria. Una fortezza che risale al XIII secolo e attorno a cui aleggia un alone di mistero legato alla figura dei templari, ma non solo.
Castel del Monte è inserito nell’elenco dei monumenti nazionali italiani e in quello dei Patrimoni dell’Umanità Unesco. Si tratta, infatti, di uno dei monumenti più visitati del Paese.
Cattedrale di Andria
Altro monumento storico di grande importanza è la Cattedrale di Andria, dedicata a Santa Maria Assunta. Al suo interno sono venerate la Sacra Spina, appartenente secondo la tradizione alla corona di spine di Gesù, e le spoglie di san Riccardo, vescovo di Andria.
Tre sono gli stili che rendono la chiesa un luogo di culto meraviglioso: romanico, barocco e gotico.
Un edificio antico, che risale all’XI secolo, ricco di opere d’arte. Oltre alle tre navate la Cattedrale è caratterizzata da dieci cappelle laterali, cinque per lato. Inoltre, vi sono altre due cappelle. La prima, collocata alla testata sinistra del transetto, anch’essa opera di Alessandro Guadagno, è chiamata popolarmente “il cappellone”. Questa è dedicata al santo patrono della città, san Riccardo. Sulla destra del presbiterio vi è la seconda cappella, dedicata alla Sacra Spina, che contiene una reliquia della corona di Gesù donata alla cattedrale da Beatrice d’Angiò.