Aogashima, il villaggio giapponese che sorge dentro un vulcano

Circa 200 giapponesi hanno scelto di fare di un vulcano attivo la loro casa. Aogashima, a 358km da Tokio, è il più piccolo villaggio del Giappone

Il Giappone è il sesto Paese con il più alto rischio sismico a livello mondiale. Nonostante ciò, quando gli spaventosi terremoti si abbattono con la loro devastante potenza su questa terra, i giapponesi non tremano. L’87% degli edifici cittadini che si trovano a Tokio infatti, è stato costruito rispettando i più moderni criteri antisismici.

Grazie alle nuove tecnologie che avvertono l’arrivo delle scosse e gli standard antisismici delle infrastrutture, i terremoti in Giappone rappresentano solo dei paurosi attimi senza conseguenze. Al contrario dei sismi però, le eruzioni vulcaniche possono causare vere e proprie catastrofi.

Il paese nipponico ospita più di 210 vulcani, tra cui 50 ancora attivi. La ragione comune e il naturale istinto di sopravvivenza spingono l’essere umano a mantenere la dovuta distanza dal pericolo e, se consideriamo i vulcani come tale, anche dai vulcani. Questa semplice logica non è pero applicabile a ben 160 giapponesi che hanno deciso di fare di un vulcano attivo la loro casa.

Se state pensando di andare in Olanda, consigliamo di visitare Expedia e Volagratis per le migliori offerte sui voli, invece per gli alloggi segnaliamo il noto sito Booking oppure sempre expedia.

Aogashima

Aogashima è un’isola ubicata a ben 358 chilometri a sud di Tokio. Conosciuta per essere estremamente difficile da raggiungere, questa particolarissima terra emersa rappresenta il più piccolo villaggio del Giappone. Con soli 3,5 chilometri di lunghezza e 2,5 chilometri di larghezza, Aogashima offre ai rari turisti e agli abitanti solo una scuola primaria, due bar giapponesi (Izakaya) che rimpiazzano in parte l’assenza di ristoranti, 1 campeggio, 5 Inns e un ufficio postale. Non essendoci numeri alle porte il postino è dedito alla ricerca dei destinatari per cognome.

Il suo nome, che in giapponese significa Isola Blu, fornisce già un importante indizio sulle bellezze naturali che caratterizzano i pochi metri quadrati di questa terra. La natura incontaminata fa da padrona là dove il verde della vegetazione incontra il blu del mare per andare a fondersi, insieme, nell’orizzonte. La pesca nelle splendide acque del Mare delle Filippine è un comune passatempo tra gli abitanti del villaggio, così come lo è nuotare, scalare e fare campeggio. Il cielo stellato inoltre è uno spettacolo da cinema, non essendo offuscato dalle abbaglianti luci della città. Non sono dunque pochi i vantaggi che offre un tale scenario. Gli abitanti di Aogashima si dichiarano inoltre estremamente fortunati per avere l’energia geotermica e per la presenza di varie terme naturali.

Aogashima vulcano

Benché Aogashima possa sembrare un vero paradiso per gli amanti della tranquillità e della natura, non bastano i suoi meravigliosi scorci naturalistici a far dimenticare la sua vera essenza. Aogashima infatti non è da considerare come “l’isola con il vulcano” ma bisogna piuttosto pensare che l’isola è il vulcano.

Essendo di dimensioni così ridotte, le case dei coraggiosi giapponesi che vi abitano si trovano praticamente nella caldera del vulcano. Nel Maggio del 1785 tale peculiarità, così curiosa e spettacolare, fu causa di uno degli eventi più tragici del Giappone. Furono ben 140 gli abitanti dell’isola che persero la vita in seguito ad una violenta eruzione causata da un forte sciame sismico. Nonostante il trauma subito, i pochi superstiti non scordarono mai la loro casa natia e solo 50 anni dopo, guidati da Jirodayu Sasaki, riuscirono a riabitare l’isola.

Il senso di pericolo costante, l’assenza di vita notturna e la scarsità di svaghi non riescono a ridurre l’amore che gli abitanti provano per questa loro terra vulcanica. La pace e la tranquillità di questa vita fuori dalla norma unite alla rigogliosa natura dominante bastano ai cittadini per non rimpiangere la frenesia delle grandi città giapponesi. L’isola è infatti una vera e propria oasi di tranquillità in un paese instancabile e in continuo movimento.

Aogashima come arrivare

Aogashima non è sicuramente la prima meta che viene in mente se si hanno pochi giorni a disposizione per visitare il Giappone. Essendo difficilmente raggiungibile infatti, serve prendere in considerazione qualche giorno “extra” per gli imprevisti relativi al viaggio.

Dalle isole principali del Giappone i trasporti diretti sono inesistenti. Per raggiungere la galleggiante destinazione è necessario recarsi a Hachijoijima, che si trova a 70 chilometri, e da lì prendere un elicottero o una nave. Le navi, “chiaramente”, non partono ogni giorno ma solo 4 giorni a settimana e i servizi non sono disponibili di domenica. Nonostante queste regole generali, le corse spesso non sono rispettate o vengono cancellate a causa del maltempo e dei forti venti che colpiscono la zona. È consigliabile dunque controllare la fattibilità del tragitto con la compagnia che opera la rotta.

Bisogna infine dire che la difficoltà nell’arrivare all’isola è inversamente proporzionale alla facilità nel muoversi all’interno della stessa. Per esplorare l’intera Aogashima, infatti, sono necessarie solo poche ore. I più sportivi e avventurosi possono tranquillamente farlo in bici sfidando i forti venti e il frequente maltempo. Per i più freddolosi e pigri, affittare una macchina potrebbe essere l’ideale. Attenzione però a non rimanere incastrati nel traffico del mattino. Curiosamente infatti, nonostante le ridotte dimensioni dell’isola, pressoché tutti gli abitanti si spostano in macchina per sfuggire alla pioggia e all’imprevedibile clima, creando un traffico degno delle più grandi metropoli giapponesi.

Condividi