Argomenti trattati
Un archivio dei cammini. Il 2016 è stato proclamato come l’Anno dei cammini. Per questo motivo è stato istituito un atlante in grado di fornire agli appassionati delle marce i migliori sentieri da visitare per riscoprire posti meravigliosi e poco conosciuti del panorama italiano.
Attualmente, l’archivio conta un totale di 47 sentieri, ma è tenuto in costante aggiornamento dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali. Per la stesura dell’Atlante dei Cammini è stata fondamentale la collaborazione del Piano Straordinario della Mobilità Turistica.
Atlante dei Cammini
Un Atlante di sentieri. Gli appassionati delle marce che desiderano cimentarsi in nuove imprese – alla ricerca di sentieri spettacolari, in grado di mostrare la penisola sotto altri punti di vista – non possono lasciarsi scappare questa opportunità.
L’archivio conta 47 sentieri, ma è tenuto in costante aggiornamento dagli addetti ai lavori, sotto la supervisione del Ministero dei Beni e le Attività Culturali. L’iniziativa è nata in seguito alla proclamazione del 2016 come l’Anno dei cammini. Il Ministro di allora, Dario Franceschini ha conferito il titolo e da allora il Ministero ha promosso l’iniziativa di istituire una mappatura dei percorsi più interessanti per gli appassionati.
Non solo Via Francigena
Ovviamente, lo scopo dell’Atlante dei cammini consiste nel far conoscere ai marciatori nuovi sentieri da percorrere. Oltre alla rinomata via Francigena, quindi, si affiancano anche percorsi con diversi punti di interesse inclusi come tappe del cammino. Guardando all’Atlante, si può notare come i punti rossi rappresentano tutti i luoghi interessanti legati al progetto dell’Atlante, come capitali italiane, siti EDEN e UNESCO, Cimiteri Storici Monumentali e simili. Invece, i punti verdi e grigi si riferiscono fondamentalmente alla “viabilità” del tracciato. Infatti, mentre i primi indicano gli snodi del percorso, i secondi rappresentano le sezioni di accesso alla mappa, come le stazioni ferroviarie, porti e aeroporti.
Rilancio del turismo lento
Rilanciare un turismo lento. I social e la rete sono i diretti responsabili di un atteggiamento ormai comune a tutti i turisti. Questi ultimi infatti tendono a vivere l’esperienza in modo frenetico, cercando costantemente l’effetto più spettacolare da poter condividere sui social e ricevere così l’approvazione dei follower. Secondo gli esperti si tratta di una forma di turismo molto superficiale e incapace di arricchire in modo sostanzioso l’utente. Ecco perché si è pensato a un Atlante per promuovere le marce e i viaggi itineranti. Attraverso questi, i turisti possono pregustarsi l’attesa di raggiungere i punti di interesse grazie alla fatica del camminare. La dilatazione dei tempi e la fatica impiegata faranno il resto, facendo vivere pienamente l’esperienza del viaggio proposta.