Non sono molti gli italiani che inseriscono Atlantic City tra le mete del loro tour degli Stati Uniti, sia perché la perla dell’East Coast si trova nel cono d’ombra di due importanti città come New York e Philadephia, distanti solo poche ore di macchina, sia perché in qualche maniera le autorità municipali di questa interessante resort city sembrano essersi sedute sui fasti degli anni passati e l’industria del turismo (attualmente da queste parti in forte crisi) è concentrata principalmente sul mercato interno.
E pensare che agli albori del ‘900 Atlantic City fu una delle città più rinomate degli States e divenne emblema dei Roaring Twenties (anni ruggenti).
Fu infatti proprio questo il periodo in cui l’industria edilizia iniziò a investire fortemente sulla città. La corsa al mattone ebbe ampio rilievo mediatico, tanto da fornire l’ispirazione per le località sul tabellone della versione americana del Monopoly (altro figlio “ludico” degli anni ruggenti), basate per l’appunto sulla toponomastica cittadina. Intuendo l’enorme potenziale turistico della location alcune delle principali catene di Hotel decisero di edificare i propri resort a ridosso dell’oceano, volendo sfruttare l’incantevole cornice naturale e le lunghe estati miti.
Durante il periodo del proibizionismo la città si guadagnò invece il soprannome di “The World’s Playground” (“il parcogiochi del mondo”), avendo sviluppato una vasta rete di locali e nightclub “speak easy” dove ci si divertiva al tavolo verde tra ballerine in pagliettes e musicisti dal tocco swing.
In città la passione per il gioco fu tale che sempre in questo periodo venne persino inventato l’Atlantic City Blackjack, una variante popolare del celebre gioco di carte.
Tutt’oggi la città è conosciuta per i suoi scintillanti casinò come il Borgata (Borgata Way, Atlantic City), il Caesar’s (2100 Pacific Ave) e il Bally’s (1900 Boardwalk, Atlantic City), anche se i tempi d’oro degli anni ’80, seguiti alla legalizzazione del gioco del 1978, sembrano ormai lontani e diversi Casinò hanno dovuto chiudere i battenti.
Emblema di questa parabola discendente è il Taj Mahal (1000 Boardwalk, Virginia Avenue), casinò resort un tempo proprietà dell’attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump, oggi edificio fantasma ridotto a cattedrale nel deserto.
Gli amanti dei Mafia Movies e delle serie televisive a tema gangster avranno invece un motivo in più per visitare Atlantic City e magari esplorare a fondo il New Jersey, visto che i suoi hotel di lusso e le sue spiagge assolate sono state teatro della celebre serie di Martin Scorsese Boardwalk Empire e anche alcuni episodi dei Soprano’s, altra serie cult del genere, sono stati girati da queste parti.
Qui nel maggio del 1929 all’esclusivo Breakers Hotel (abbattuto negli anni ’70) si tenne la celebre conferenza di Atlantic City, considerato il primo incontro ufficiale nella storia della malavita statunitense al quale parteciparono alcuni tra i più celebri criminali dell’epoca come Charles “Lucky” Luciano, Al Capone, Meyer Lansky e Frank Costello (si gettavano le basi del sindacato americano del crimine o meglio della “Cupola” USA).
Nonostante la nomea negativa dovuta ad una ridottissima minoranza, qui gli immigrati italiani (che ad Atlantic City e nel New Jersey costituiscono il più grande gruppo etnico) hanno dato un importante contribuito al progresso commerciale ed edilizio del territorio, marcando un’indelebile impronta tricolore.
A riflettere il radicamento nello “stivale” della città è soprattutto la cucina. Ad Atlantic City sono infatti diversi i ristoranti che servono cibo italiano o meglio italo/americano, non solo pizza (che qui da alcune parti chiamano torta per via della spessa crosta croccante), ma anche Linguini with clams (versione riveduta con prodotto locale delle classiche linguine alle vongole) e insaccati di tutti i tipi dal “Salami” al Capocollo. I più arditi potrebbero pensare ad un bizzarro tour culinario attraverso le storpiature o meglio le stravaganti evoluzioni gastronomiche degli italiani d’oltreoceano ma grazie al suo florido mercato ittico Atlantic City è anche famosa per le pietanze a base di pesce e crostacei. In uno dei numerosi ristoranti sul boardwalk è infatti possibile assaporare invitanti e freschissime bivalve raccolte localmente e aragoste di ottima qualità.
La stagione migliore per visitare Atlantic City va da maggio a ottobre, quando il clima è caldo ma non eccessivamente afoso e le precipitazioni sono scarse. A settembre gli amanti delle passerelle potranno godersi oltre al sole anche la kermesse di Miss America che ogni anno in questo mese, dal 1921 (anno del primo concorso), richiama l’attenzione dei media sulla città e porta ad Atlantic City alcune delle più belle ragazze degli States.