Scopri Bellinzona, città della Svizzera italiana dove arte e natura si fondono per creare un magnifico paesaggio variopinto.
Argomenti trattati
Famosa in tutto il mondo per il suo squisito cioccolato, gli orologi a cucù, il formaggio con i buchi, per Heidi e le sue altissime montagne che offrono la possibilità di sciare, fare snowboard o passeggiare, senza dimenticare i suoi laghi suggestivi circondati da palme; la Svizzera è un piccolo Paese che si trova nel cuore dell’Europa.
Quest’incantevole Paese, confina a sud con l’Italia, a nord con la Germania, a est con il Liechtenstein e l’Austria e a ovest con la Francia. Ogni 1 agosto si festeggia l’unità nazionale svizzera, poiché nel 1929 i rappresentanti dei 4 cantoni, della Svizzera italiana, dove si trova la città di Bellinzona, la Svizzera tedesca, la Svizzera romancia e la Svizzera romanda o francese, decisero di unirsi per formare la Confederazione Elvetica.
Le lingue parlate sono, in ordine di diffusione, il tedesco, il francese, l’italiano e il romanico.
L’incantevole città di Bellinzona è ubicata nel Canton Ticino, un cantone al sud della Svizzera dove la lingua parlata è l’italiano. Considerata la città più italiana di tutta la Svizzera, che emerge dalla sua architettura, dalla sua cucina e dalla sua cultura, Bellinzona vanta una posizione strategica in un paesaggio variopinto, poiché è incassata in una valle che costeggia i passi alpini del San Gottardo e del San Bernardo, del Lucomagno.
Il fascino austero e medioevale della città, come le piazze, le piccole vie, le antiche costruzioni ed il teatro neoclassico, che testimoniano la forte influenza lombarda, si fonde alla perfezione con il suo lato più moderno, energico e vitale delle piccole boutique, i negozi gastronomici, che vendono prodotti tipici del luogo ed i caffè dall’atmosfera calda e rilassata.
Le costruzioni difensive della città di Bellinzona fanno emergere l’arte architettonica militare del periodo medioevale. Queste fortificazioni, composte dai tre castelli di Bellinzona, sono situate nell’arco alpino e fanno parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO dall’anno 2000.
L’importanza strategica della città era già stata compresa dagli antichi Romani, dove nel I secolo, proprio in questo luogo, fondarono un castrum, accampamento nel quale resiedeva, provvisoriamente o stabilmente, un’unità dell’esercito romano. Fortificato durante il Medioevo, venne trasformato in una roccaforte, la quale fu per molto tempo invarcabile. Proprio per la sua posizione strategica, Bellinzona è sempre stata una città molto desiderata e contesa, provocando molteplici conflitti tra i duchi di Milano e i Confederati elvetici. Questi ultimi, riuscirono ad annettere la città ai suoi territori solo nel 1516.
Assolutamente da non perdere è il centro storico di Bellinzona, dove passeggiando per le sue viuzze non mancano le sorprese. Come la splendida piazza Nosetto, circondata da portici e dove ogni sabato viene allestito un grazioso mercato, il più famoso di tutta la regione. Salumi e formaggi nostrani, pollo arrosto, miele, liquori casalinghi, capi di vestiario, sono solo alcune delle tante offerte del mercato.
Palazzo Civico, municipio di Bellinzona, in pieno stile rinascimentale italiano e perfettamente ristrutturato, dispone di un bellissimo ed elegante giardino interno, dove le immagini degli archi narrano la storia della città. La visita al municipio è ideale per chi non vuole solo ammirare la città ma comprenderla realmente.
La struttura architettonica e le pareti affrescate che ritraggono Bellinzona cinque secoli fa, trasmettono ai suoi visitatori emozioni uniche. Del palazzo è possibile visitare l’atrio, gli spazi esterni lungo le scale e il giardino. La sala patrizia all’interno del municipio è ancor oggi utilizzata per le riunioni.
Villa dei Cedri attira ancor oggi i viaggiatori sia per la costruzione residenziale signorile risalente al XIX secolo sia per la sua variegata collezione museale che ospita al suo interno. Questa costruzione borghese risale al 1890 ed è stata ampliata nel 1920.
Dal 1985 mette a disposizione gli ambienti interni per mostre temporanee e collezioni di arte moderna e contemporanee inerenti alla città di Bellinzona.
Il Teatro Sociale, prende ispirazione dal Teatro della Scala di Milano. Situato nella centralissima Piazza del Governo, è il teatro principale della città di Bellinzona.
Edificato tra gli anni 1846 e 1847, l’ingegnere Von Mentlen seguì le direttive ed i disegni dell’architetto milanese Giacomo Moraglia, uno dei più famosi architetti del periodo neoclassico lombardo della prima metà del XIX secolo. Venne inaugurato ufficialmente nel 1847.
La struttura rispetta pienamente le tipologie classiche del teatro italiano, che presenta una forma cubica a due piani, i prospetti laterali sobri ed il primo ordine della facciata ha cinque porte.
Dal 1997 il Teatro Sociale è uno dei centri musicali e teatrali più vitali a livello internazionale, grazie anche ai restauri apportati dagli architetti Giancarlo e Pia Durisch, sotto la direzione di Renato Reichlin. Nel disegno originario, il teatro aveva una capienza di 700 spettatori, ma ora la sala è stata omologata per ospitarne solo 300.
La città di Bellinzona è spesso anche il punto di partenza per le escursioni, ma l’attrazione più visitata e amata dai viaggiatori sono sicuramente i suoi tre castelli, Castelgrande, Catello di Montebello e Castello di Sasso Corbaro.
I castelli di Bellinzona sono una delle attrazioni più visitate ed apprezzate della città. La visita ai tre castelli, a piedi o in trenino turistico, è vivamente consigliata, poiché è un tuffo nella storia dell’epoca medioevale, quando i duchi di Milano e i Confederati elvetici si sfidavano per contendersi il tanto desiderato territorio.
Il primo insediamento sulla collina di Castelgrande, da cui deriva il nome del castello, risale al 5500-5000 a.C. durante l’era neolitica. Su questo primo insediamento venne costruita la primissima fortificazione nel IV secolo ma solo nel XIV secolo le venne dato il nome di Castrum Magnum, Castelgrande, che è ancora il nome odierno anche se nei vari secoli fu cambiato. Nel 1630, con l’occupazione svizzera, venne chiamato Castello d’Uri o Castello di Altdorf e nel 1818 Castello di San Michele.
Il complesso attualmente visibile, risale alle costruzioni fatte nelle varie epoche: il primo momento costruttivo risale al XIII secolo, a cui seguirono degli interventi di ripristino nel Seicento ed infine nell’Ottocento si apportarono grandi interventi. Dopo gli ultimi restauri dell’architetto Aurelio Galfetti nel 1984-1991, il Castel Grande rimane immutato.
Ad oggi il castello è dotato di due alte torri e di una cinta merlata in parte percorribile a piedi e ospita anche un museo che illustra la storia della città. La vista da questo castello è spettacolare, difatti viene spesso immortalata da molti viaggiatori.
Situato a novanta metri sopra il livello della città sul colle dall’omonimo nome, il Castello di Montebello domina dall’alto il colle Castelgrande.
Il primo nucleo interno di questo castello, restaurato a più riprese, risale al XIII/XIV secolo. Le corti esterne con le torri e il rivellino furono costruiti postumi, nel XIV/XV secolo, ma ne dobbiamo l’aspetto attuale grazie all’opera degli ingegneri sforzeschi, che fecero i lavori di miglioramento e restauro nella seconda metà del XV secolo. Anticamente era chiamato Castel Piccolo o Castello di Montebello, ma durante l’occupazione svizzera fu chiamato Castello di Svitto e dopo il 1818 Castel di San Martino.
La parte più nuova del castello, anch’essa restaurata, è la murata, venuta alla luce alcuni anni fa in piazza del Sole.
L’ultimo castello, domina tutta la pianura della città di Bellinzona. Dai suoi 230 metri sopra il livello della città, appare questa tipica struttura sforzesca, il Castel di Sasso Corbaro, chiamato anche dai bellinzonesi Castel di Cima.
Il castello, venne costruito nel 1479 per ordine del duca di Milano. Il suo nome deriva dal colle sul quale sorge, anche se durante il dominio svizzero fu chiamato Castello di Unterwalden e nel 1818 Castello di Santa Barbara.
Questo fortilizio, fu costruito allo scopo di garantire una migliore chiusura della valle del Ticino dagli attacchi nemici. Dopo il 1798 fu abbandonato e cominciò ad andare in rovina. Fortunatamente, prima che l’intera struttura si riducesse a un cumulo di macerie, nel 1870 fu ceduto ad una società che intendeva trasformarlo in albergo e alcuni anni dopo, a tre famiglie bellinzonesi che lo trasformarono nella loro residenza estiva.
Solo nel 1919 il Castel di Sasso Corbaro ritornò di proprietà dello Stato che decise di restaurarlo per riportarlo al suo antico splendore.
Tutti e tre i castelli, i quali prendono i nomi delle rispettive colline sulle quali sono situati, sono collegati tra loro poiché fanno parte della medesima fortificazione e si trovano sopra il livello della città.
Il Castelgrande è il primo che si incontra poiché è quello che si trova più vicino alla città di Bellinzona.
Il Castello di Montebello, che domina il Castelgrande dall’alto, è situato a novanta metri d’altezza sopra il livello della città.
Il più dominante di tutti e tre i castelli, è il Castel di Sasso Corbaro, che con i suoi 230 metri d’altezza sopra il livello della città domina non solo le altre due fortificazioni, ma tutta la pianura sottostante.
I vari percorsi sono facili da intraprendere, ma raccomandiamo un vestiario comodo, la protezione solare e gli scarponicini da trekking.
Il primo castello, Castelgrande, è accessibile sia utilizzando l’ascensore in piazza del Sole, sia a piedi, percorrendo i vicoli che salgono dal centro storico nei pressi della Collegiata.
Da Castelgrande è possibile raggiungere il Catello di Montebello. Scendendo la scalinata che porta in Piazza Collegiata e risalendo il vicolo accanto all’omonima chiesa, il Castello di Montebello è situato sul colle di fronte al Castelgrande.
L’ultimo dei tre castelli, quello di Sasso Corbaro, è raggiungibile sia partendo dal Castello di Montebello, seguendo il sentiero percorribile a piedi, sia in macchina.
Tutti i castelli sono anche raggiungibili, come tutti i luoghi di maggior interesse della città, tramite un trenino turistico che parte da piazza Collegiata.