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Uno dei quartieri più antichi della città di Pescara è Borgo Marino Sud, un luogo ricco di curiosità e di storie, ma dove si trova? Storie e racconti di un quartiere che ha fatto la storia della città abruzzese.
Borgo Marino sud, Pescara: dove si trova
Nel cuore dell’Abruzzo, adagiata sulla costa adriatica, l’antica città di Pescara custodisce gelosamente storie e tradizioni. Famosa per aver dato i natali al grande poeta Gabriele D’Annunzio, la città abruzzese vanta grandi bellezze, ma anche luoghi di storia e di cultura.
Tra i quartieri più antichi di Pescara troviamo anche Borgo Marino sud, la casa della classe più bassa del territorio. Un quartiere abitato da marinai, come suggerisce il nome, e teatro di storie ed episodi diventati famosi.
Un quartiere fatto da silenzi, fatiche e tanta passione e solidarietà. Ma scopriamo la storia di questo pezzo di territorio.
Borgo Marino sud: la storia
Il borgo dei marinai di Pescara ha avuto un ruolo fondamentale per la città abruzzese.
Infatti, qui è nato il dialetto pescarese, tipico dei pescatori e dei contadini che vivevano tra le case del quartiere.
Tuttavia, non è possibile stabilire una data certa della nascita del borgo dei pescatori sia quello a sud che quello a nord del fiume. Infatti, sono pochissime le testimonianze scritte, anche di natura privata e quelle orali non consentono di risalire oltre i ricordi personali entro l’arco di un secolo.
Probabilmente già in epoca classica il mare abbia favorito la formazione di insediamenti stabili sulla costa presso la foce del Pescara considerato scalo importantissimo. Un punto strategico in cui si concentrarono i marinai e le loro famiglie.
Fu così che il quartiere assunse all’inizio una fisionomia povera, che la scrittrice Amy Mac Donnell descrive un agglomerato di “baracche” povere costruzioni di centri di lavoro.
La vita del borgo
A raccontarci della vita del borgo è proprio il poeta pescarese, Gabriele D’Annunzio, che descrive nelle sue opere il rientro delle barche dalla foce del fiume.
Fulcro storico del quartiere è Contrada Vallicella. Infatti, dai registri del Comune di Castellammare Adriatico all’anno 1868 troviamo i primi documenti che attestano la condizione di uomo di mare, marinaio.
Tuttavia, la qualifica di marinaro non è in grado di raccontarci se gli abitanti di Contrada Vallicella fossero pescatori oppure naviganti. Infatti, da studi compiuti si è potuto stabilire che il conte Ignazio Brina di Pescara a quell’epoca, era proprietario di due trabiccoli coi quali si dedicava al trasporto del caffè e dello zucchero, collegando l’Abruzzo alla Romagna.
Ancora oggi si trovano le antiche costruzioni delle famiglie dei marinai e tra le strade si respira l’atmosfera intensa di un borgo che ha conosciuto le difficoltà.