Il piccolo borgo Parrini di Partinico, vicino Palermo, riprende vita e racconta la sua storia con l’arte di Gaudì. Una scommessa contro l’oblio vinta alla grande, che sta rendendo il paesino siciliano una meta turistica davvero interessante.
Borgo Parrini: la storia
Ci troviamo a Partinico, a pochi chilometri da Palermo, nel piccolo borgo che oggi sta attirando l’attenzione di tutta la Sicilia e dell’intero Stivale. Infatti, il piccolo borgo Parrini non è stato sempre una meta turistica ma, al contrario, è sempre stato nell’ombra delle famose località marittime come la ben nota Mondello o l’Isola delle Femmine.
Un omaggio al grande artista Gaudì che ha trasformato il vecchio paesino nato nel 1500 e abitato da contadini, in un gioiello pieno di colore e di vita.
Infatti, fino a pochi anni fa la frazione di Partinico contava appena 18 abitanti e versava in condizioni di degrado e abbandono. Il borgo si trova in una contrada già denominata “Parrini” dagli inizi del ‘600, quando i Padri Gesuiti del Noviziato di Palermo, anche chiamati, appunto, i parrini, acquistarono delle terre in alcuni feudi della zona. Agli inizi del 1700, per esercitare più da vicino il controllo sull’attività agricola dei coloni e dei contadini, i gesuiti vi fecero costruire una Chiesetta dedicata a Maria SS.
Del Rosario. Attorno a questa si sviluppò un vero e proprio villaggio, con magazzini, abitazioni per i coloni, torri, piccoli bagli, mulini e canneti. Tuttavia, già a metà del 1800, dopo che si interruppe la direzione e l’amministrazione di quelle terre da parte dei Gesuiti, caddero in uno stato di abbandono.
Il piccolo agglomerato di case, però, ha deciso di ripartire. La grande scommessa è stata fatta sul fronte del turismo, settore di forza della Sicilia, e i risultati ci sono. Oggi il borgo è tornato a risplendere con le sue case fiorite, i colori sgargianti e la cura dei dettagli.
Gaudì
Il piccolo paese sta diventando famoso per la bellezza delle sue abitazioni, ispirate allo stile dell’artista e architetto Gaudì. Il borgo, ormai diventato un paese fantasma, è stato sapientemente recuperato da pochi cittadini che dagli anni ’70 hanno continuato a prendersi cura del paese. Fra questi c’è Giuseppe Gaglio che ha recuperato alcune proprietà nel paese, ispirandosi all’architettura di Antoni Gaudì.
Case colorate, luoghi caratteristici e ottima accoglienza, sono questi gli ingredienti che stanno rendendo sempre più amato il piccolo borgo nel palermitano. Una destinazione ideale per chi trascorre le vacanze in Sicilia, nonché un’ottima occasione per gustare i piatti tipici della tradizione, delle vere delizie per il palato.
Ciao