Bunker Tour di Ravenna: di cosa si tratta?

Le tappe e le informazioni storiche sul Bunker Tour di Ravenna, lungo la costa adriatica.

Sulla costa adriatica, vicino Ravenna, sta diventando sempre più famoso il Bunker Tour, un viaggio alla scoperta dei bunker tedeschi. Scopriamo, quindi, quali sono le tappe e la storia di questi luoghi.

Bunker Tour di Ravenna

Sul tratto ravennate della costa adriatica, tra Lido di Savio e Casalborsetti, ancora oggi si possono contare oltre cinquanta bunker tedeschi di diverso tipo.

In aggiunta a questi, si possono visitare anche numerosi sistemi di sbarramento anticarro. Questi, grazie a percorsi trincerati scavati nella sabbia, costituivano una fitta rete di presidi intorno all’imbocco del Canale Candiano e alle strade che uniscono la spiaggia alla città di Ravenna.

Ad oggi è possibile effettuare delle visite guidate tra questi luoghi storici e scoprirne le curiosità e i misteri.

bunker

La storia

Il timore di uno sbarco alleato su questi dolci fondali, alle spalle della Linea Gotica, portò nel 1943 l’esercito tedesco a proteggere tutti i punti strategici di quest’area. I bunker venivano costruiti sulle banchine del porto fino ai grandi depositi petroliferi.

I bunker, di tipo Regelbau 668 o Tobruk, erano dotati di armi contraeree e furono realizzati dalla TODT che utilizzava a tal fine manodopera civile.

Molto spesso la manodopera non riceveva alcuna ricompensa, venendo costretta a lavorare sotto le minacce, sia per non impegnare i militari germanici, sia per controllare meglio la popolazione maschile del luogo.

A tali costruzioni fu sacrificato anche il legname dei capanni da pesca e un’ingente quantità di tronchi di pino, disboscati nel corso del 1944.

A Punta Marina, ad esempio, in 700 metri lineari, sono visibili ben 7 bunker di diverse tipologie e una fila intatta di sbarramenti anticarro “Denti di Drago”.

I bunker oggi

Diversi bunker si trovano oggi all’interno di aree private non facili da raggiungere. Tuttavia, ve ne sono alcuni situati sui terreni demaniali della fascia retrodunale. Questi, oggi sono ripuliti e restaurati grazie all’opera dell’Associazione di volontari ravennati CRB 360°, il Comitato Ricerche Belliche. I lavori sono andati avanti con l’aiuto del Corpo Forestale dello Stato UTB di Punta Marina. Qui, nel raggio di pochi metri, si trova, infatti, la maggior concentrazione di bunker tedeschi e di “denti di drago” intatti.

Questi luoghi che hanno segnato e testimoniano la storia e le cicatrici del Paese, sono visitabili tra la primavera e l’estate con le guide del CRB 360° all’interno di percorsi organizzati.

Le visite hanno una durata media di un’ora e mezzo e avvengono in date prestabilite, oppure su prenotazione per gruppi di una certa consistenza. Per la visita è previsto semplicemente un costo minimo di contribuzione pro – lavori.

Scritto da Ilenia Albanese

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