Cammino di Santiago de Campostela: storia, percorso, significato e periodo migliore

Cammino di Santiago de Compostela: tutte le informazioni, la storia e i periodi migliori per intraprendere il percorso.

Scopri tutte le informazioni necessarie sul Cammino di Santiago de Campostela. Il famoso pellegrinaggio è il Cammino per eccellenza. Ogni anno, infatti, sono più di 200 mila le persone che intraprendono questo viaggio. Un’esperienza suggestiva, ricca di storia, che porta alla conoscenza si sé stessi attraverso tutte le tappe del percorso.

Cammino di Santiago de Campostela

Parliamo del lungo itinerario che i pellegrini del Medioevo intraprendevano, attraverso Francia e Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela. In questo santuario, infatti, vi era la tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore.

Ma conosciamo meglio questo viaggio, la sua storia, il suo significato e qual è il momento migliore per partire.

cammino

Storia

Giacomo il Maggiore era uno dei dodici apostoli; nacque a Betsaida e morì per mano di Erode Agrippa I a Gerusalemme.

Il Cammino di Santiago è legato alla presenza della tomba di Giacomo il Maggiore e al suo ritrovamento, che risale al IX secolo. Infatti, anche se Giacomo è morto in Palestina, come scritto negli Atti degli Apostoli, la Legenda Aurea narra che fu riportato in Spagna.

Nell’813 d.C., l’eremita Pelagio ebbe la visione di un angelo che gli mostrò una luce a forma di stella sul monte Libron.

Qui, il Vescovo Teodomiro vi trovò una tomba contenente tre corpi, uno dei quali potrebbe essere quello dell’apostolo.

Alfonso II il Casto, re delle Asturie, ordinò così la costruzione di un tempio dove i monaci benedettini, nell’893, vi fissarono la loro residenza. Iniziarono così i primi pellegrinaggi alla tomba dell’apostolo, prima dalle Asturie e dalla Galizia, poi da tutta l’Europa.

Percorso

Non esiste un solo percorso da intraprendere per arrivare a Santiago, ma ci sono diversi itinerari da poter seguire.

  • Il cammino francese è, di certo, il percorso più popolare. Lungo 161 chilometri, il tragitto inizia sui Pirenei e procede lungo due punti di accesso: Roncisvalle in Navarra e Somport in Aragona. Il cammino passa per i territori di La Rioja e Castiglia e León.
  • Il cammino di Finisterre, invece, è lungo 117 chilometri e inizia da Santiago per giungere a Cabo Fisterra e al Santuario di A Virxe da Barca a Muxía.
  • Il Primitivo è il cammino dei primi devoti e si snoda lungo 343 chilometri sulle antiche strade romane. Il percorso parte da Oviedo.
  • Il cammino Portoghese della Costa percorre 156 chilometri da A Guarda fino a Santiago. L’itinerario si snoda verso ovest costeggiando il fiume Miño.
  • Il percorso portoghese conta circa 760 chilometri con partenza da Ponte de Lima. L’itinerario percorre strade antiche, come la Via XIX, costruita nel secolo I d. C., che univa Braga con Astorga attraverso il Ponte di Lima, Tui, Pontevedra, Santiago e Lugo. C’è, tuttavia, una variante più corta che parte da Lisbona.
  • Il cammino del Nord è lungo circa 190 chilometri e segue l’itinerario della costa asturiano-galiziana, con un percorso che affaccia sul mare. Questo cammino inizia ad Irùn, al confine con la Francia.
  • Quello di Ruta de la Plata è lungo circa 1000 chilometri. Passa per l’Andalusia e l’Estremadure per giungere in Galizia. È il prolungamento di una antica via romana conosciuta come Via de la Plata. Ci sono due percorsi differenti: uno che prosegue verso Astorga, l’altro che da Granja de Moreruela arriva a Santiago passando per Siviglia, Merida, Salamanca e Orense.
  • Il cammino Inglese parte da Ferrol o da La Coruña, ed è lungo 112,5 km.

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Significato

Il Cammino di Santiago è un’esperienza emozionante, faticosa ma, soprattutto, suggestiva. Durante il percorso credenti e non si ritrovano a conoscere sé stessi, a superare i propri limiti e a confidare sulle proprie forze.

Molte, infatti, sono le persone che scelgono di partire in solitaria, per staccare dalla vita superficiale di tutti i giorni ed immergersi in un momento intenso. Il percorso è anche un punto di partenza, e un modo per ripartire dopo un momento difficile, come malattie o lutti.

Periodo migliore

Il periodo migliore per intraprendere questo faticoso percorso è quello primaverile o autunnale. Durante i mesi di luglio e agosto, infatti, gli ostelli e i punti ristoro sono molto affollati, e non garantiscono un buon servizio.

Nei periodi invernali, invece, le temperature rigide e le condizioni climatiche possono rendere ancora più faticoso il percorso, soprattutto quando si percorrono zone montuose.

Scritto da Ilenia Albanese

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