L'Italia è una terra così ricca e varia, da un punto di vista naturalistico, che vanta anche un gran numero di gole profonde che non hanno nulla da invidiare al celebre Grand Canyon d'Oltreoceano.
C’è chi pensa che per vedere un vero canyon sia necessario salire a bordo di un volo transoceanico e far rotta sugli Stati Uniti. In realtà, anche se non tutti lo sanno, l’Italia è piena zeppa di canyon da ammirare.
Di seguito una lista di quelli che vale la pena visitare almeno una volta nella vita.
Il canyon degli Orridi di Uriezzo, a Baceno, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, non ha nulla da invidiare alla più celebre “gola” dell’Arizona.
Si tratta di un complesso di vallate a forma di corridoi, attraversato in lungo e in largo da corsi d’acqua. La forza della corrente ha scavato nella roccia quelle che sono meglio note come Marmitte dei Giganti. Si tratta di caratteristici pozzi che sono frutto dell’erosione fluviale e che sono navigabili.
Il secondo ed imperdibile canyon del Bel Paese si trova in Lombardia. Noto come l’Orrido di Bellano, si configura come una gola naturale scavata dal torrente Pioverna. Il percorso per visitarlo è molto suggestivo, perché implica l’attraversamento di una lunga passerella fissata tra una roccia e l’altra. Un’avventura estrema per veri temerari amanti della natura.
Tra i canyon più celebri d’Italia vale la pena citare anche il Rio Sass, in Trentino Alto Adige. Attraversa tutto il paese di Fondo e si visita percorrendo un sentiero che s’inerpica tra ripide scalette e spaventose passerelle a sbalzo. Per farlo è però necessario, per ovvie ragioni, affidarsi ad una guida esperta.
Un altro canyon ancora si trova nella splendida Sardegna, nel Supramonte. Si tratta del Su Gorropu e si dice sia il più spettacolare di tutta Europa. Chi lo sostiene non mente: le sue gole sono impervie e scenografiche, adatte solo agli alpinisti che hanno dimestichezza con arrampicate estreme. C’è la possibilità, comunque, di seguire un itinerario diverso e meno avventuroso, pensato per gli inesperti che hanno voglia di provare questo brivido.
C’è una ragione ben precisa se il sardo Su Gorropu è così celebre in tutto il mondo. La sua gola è difatti lunga un chilometro e mezzo e profonda 500 metri: uno spettacolo della natura. Il canyon Rio Sass è invece strettissimo, con punti in cui tra le pareti ci sono appena 25 centimetri.
La sua profondità è di circa 45-50 metri. Sono molto strette anche le gole dell’Orrido di Nesso, che sprofonda per 200 metri circa. L’Orrido di Bellano arriva appena a 50 metri, ma questo non vuol dire che sia meno suggestivo degli altri canyon italiani, anzi.
Come già detto, alcuni di questi canyon sono impraticabili per chi non abbia almeno un minimo di esperienza con il trekking e le arrampicate. Per capire se sia il caso o meno di farlo è comunque consigliabile, innanzitutto, visitare il sito internet ufficiale di ogni singola gola. A quel punto suggeriamo di contattare i numeri indicati e prendere accordi con le guide deputate all’accompagnamento dei turisti. Sarà altrettanto necessario procurarsi eventuali attrezzature e abiti adatti. Serviranno scarponi da trekking, capi impermeabili e, in alcuni casi, anche il costume da bagno.