Capalbio è il comune più a sud della Toscana ed è situato in provincia di Grosseto, in piena Maremma. La Maremma toscana è famosa nel mondo per il buon cibo, la vita tranquilla e la natura mozzafiato. In questo scenario fiabesco sorge Capalbio, il Comune più meridionale della Toscana (si trova al confine con il Lazio).
La Toscana offre al turista tantissime opportunità di svago e divertimento, nonché una vastissima gamma di possibilità di viaggio: si va dai paradisi naturali alle spiagge incantate, dalle città d’arte ai siti patrimonio dell’Unesco. É sicuramente tra le mete di viaggio più gettonate.
Una vacanza in Toscana è sinonimo di arte, natura, cultura, buona cucina e divertimenti a 360 gradi. Tra le mete meno conosciute ma meritevoli di una visita c’è senza dubbio la cittadina di Capalbio, dove storia e modernità si incontrano in un tutt’uno davvero inimitabile. Scopriamo insieme perché vale la pena visitare Capalbio e cosa vedere in questa bellissima cittadina toscana.
Capalbio, come molti altri centri antichi della Toscana, è un caratteristico borgo medievale. Nonostante la sua storia inizi molto prima del medioevo (Capalbio ha un’origine antichissima), è tra il 1200 e il 1500 che la cittadina vive la sua “età dell’oro”. Prima (nel 1200 circa) il borgo passa sotto il dominio Adobrandeschi, potentissima famiglia toscana, e subito dopo viene conquistata dai senesi, passando ad essere dominata dalla Repubblica di Siena. E’ in questo periodo storico che Capalbio inizia a strutturarsi, con la costruzione delle mura e della rocca. Il periodo florido e ricco della città termina con l’arrivo delle truppe spagnole, che prendono Capalbio nel 1555, e con la perdita dell’indipendenza in favore del Granducato di Toscana.
Nonostante la città subisca un lento declino da questo momento in poi, Capalbio resta uno dei borghi più affascinanti e meglio conservati della Toscana. Da vedere in città ci sono, oltre alle mura antiche che racchiudono tutto il centro storico, la Rocca Aldobrandesca, Palazzo Collachioni (dove è conservato un pianoforte appartenuto a Giacomo Puccini), la Chiesa di San Nicola (che contiene affreschi di epoca rinascimentale) e l’Oratorio della Provvidenza (al cui interno sono conservati affreschi della scuola del Pinturicchio).
Nei pressi di Capalbio le famiglie con bambini e gli appassionati di arte moderna possono anche visitare il famoso “Giardino dei Tarocchi”, un ampia area verde dove l’artista francese Niki de Sante Phalle ha installato enormi sculture ispirate ai 22 Arcani Maggiori delle carte dei tarocchi.
Se siete appassionati di natura e di mare, invece, non potete perdere, sempre nei pressi della città, il litorale di Capalbio e il Lago di Burano, una splendida oasi del WWF.