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C’è un posto magico, un luogo dove tutti i bambini vorrebbero vivere, rigorosamente vietato ai genitori. È Junibacken, all’apparenza si potrebbe scambiare per un classico un museo svedese. In realtà, non si può definire un tale, perché a Stoccolma si trova nientemeno che la casa di Pippi calzelunghe.
Andiamo allora alla scoperta di questo luogo unico, sospeso ancora nel tempo.
Casa di Pippi Calzelunghe a Stoccolma
Quando si visita un museo, la prima cosa che ci viene detta è ‘vietato toccare’. A Junibacken invece i bambini possono toccare tutto e provare tutto. Sono anzi incoraggiati a farlo, per interagire con l’ambiente e la situazione. E come potrebbe essere altrimenti nella casa del personaggio più irriverente della storia delle favole?
Qui, in questo posto magico, sono ricostruite le ambientazioni delle favole nate dalla penna della scrittrice Astrid Lindgren.
La Lindgren viveva nella capitale svedese, e si deve proprio a lei la nascita di Pippi. Dalla sua fantasia nacquero poi anche altri personaggi, ma più di tutti viene ricordata proprio lei, la simpatica e irriverente bambina con le treccine rosse e le calze lunghe.
A Junebacke è stata ricostruita Villa VillaColle, la casa in cui viveva la protagonista dei racconti. Qui tutto è interattivo, a cominciare dalla possibilità di giocare con mister Nilsson fino al salire in groppa a Zietto, passando per l’incontro con la stessa Pippicalzelunghe.
Junebacker: come visitare il museo
Chi ha dei figli di certo avrà raccontato loro le avventure di Pippicalzelunghe. Quale migliore e indimenticabile ricordo da regalare ai più piccoli se non portarli a visitare la casa della bimba dai capelli rossi?
Per visitare il museo si deve naturalmente andare in Svezia, a Stoccolma. Qui ci si deve recare sull’isola di Djurgarden. Stoccolma infatti si divide in tanti isolotti tutti percorribili. È possibile recarsi direttamente al museo oppure, in alternativa, prenotare un tour guidato su Internet prima dell’arrivo. La casa di Pippi si trova all’interno del museo delle fiabe.
Questo museo è davvero favoloso, in tutti i sensi. Al piano terra si trova la piazza delle fiabe, che è una rappresentazione fedele della città di Stoccolma dei tempi dell’autrice. Tutto è ricostruito in maniera affascinante, dai tetti alle porte, ai frontoni dei palazzi. I bambini qui sono liberi, ed anzi vengono incoraggiati, a scatenarsi letteralmente, giocando e correndo. Del resto proprio questa libertà caratterizzava Pippi.
La seconda tappa, per i piccoli visitatori, è il trenino delle favole. Si tratta di un vero trenino che cammina, e porta i bimbi all’interno delle favole della Lindgren.
Finito il giro lo stop è al primo piano del museo. È qui che si trova la casa di Pippi, Villa Villacolle.
Qui i genitori non possono entrare, ma i bambini sono sempre al sicuro. I più piccoli potranno vedere il letto di Pippi, dove sono conservate tutte le sue stravaganti cose, prime fra tutto le scarpe e naturalmente le calze. Quando il tour è finito, c’è un unico modo per i bambini per uscire dalla casa: scivolando!
Quando è nata Piccicalzelunghe
Forse non tutti sanno quando e soprattutto come è nato il personaggio di Pippicalzelunghe.
Era una fredda sera svedese del 1941, quando la piccola Karin, di appena 7 anni, in preda a una brutta polmonite, chiese alla sua mamma di raccontarle una storia. Niente di strano, si potrebbe pensare, tutte le bambine chiedono una storia e tutte le mamme ne inventano una. Si da il caso però che la mamma di Karin fosse proprio Astrid Lindgren, che inventò per lei la storia di un buffo personaggio dai capelli rossi e dalle calze lunghe.
Ci vollero ben 3 anni però affinché la scrittrice decidesse di mettere per iscritto le avventure della sua eroina, per la gioia di tutti i bambini del mondo. Da allora i libri delle favole della Lindgren hanno venduto circa 140 milioni di copie e sono stati tradotti in ben 70 lingue. Fino a quando, nel 1969, le storie sono diventate anche una serie tv.