Storia e leggende del labirinto di Arianna di Castel di Lucio, in Sicilia.
Un affascinante percorso di riflessione attende i viaggiatori nel labirinto di Arianna a Castel di Lucio. Il meraviglioso parco immerso nella natura si trova a poca distanza dal borgo siciliano nella provincia di Messina. Ma è anche un luogo di storie e leggende, che accrescono il fascino dell’opera di Italo Lanfredini.
Il mito di Arianna e Teseo è uno dei più conosciuti al mondo, e incuriosisce grandi e piccini. A questo infatti, si ispira l’imponente opera d’arte realizzata da Italo Lanfredini. Stiamo parlando proprio del labirinto di Arianna situato in provincia di Messina.
La straordinaria opera fa parte della Fiumara d’Arte, e ricade nel territorio di Castel di Lucio. L’opera è stata realizzata tra il 1988 e il 1989, dopo che, nel 1987, l’ideatore aveva vinto il Concorso Internazionale di Scultura indetto dall’ideatore della Fiumara d’Arte, Antonio Presti. Il Labirinto di Arianna è realizzato in calcestruzzo patinato e, per tale motivo, è caratterizzato da un colore simile a quello della terracotta.
Inoltre, per creare la sua opera, l’artista ha utilizzato il calcestruzzo in modo inconsueto. Infatti, non è levigato dagli strumenti umani. Viene eroso, trasformato e ammorbidito dagli agenti naturali, cioè sole, pioggia e vento, nonché dai visitatori, che lasciano il loro segno.
Un’attrazione che invita tutti a fare un percorso di riflessione, non solo all’interno del labirinto, ma anche dentro sé stessi.
Il labirinto di Arianna è un percorso fisico, ma anche interiore, che è impossibile non attraversare una volta entrati. L’opera è una rappresentazione del passato, della cultura classica, della nascita, fino ai primi insegnamenti della vita.
Ci si inoltra all’interno del labirinto una volta attraversato un varco naturale. Un ingresso che è anche l’uscita, così come nel tempo l’uomo è entrato ed uscito dalla scena.
Posta su un’altura che domina tutta la vallata del fiume Tusa si trova questa ciclopica costruzione circolare in cemento, sulla quale si erge una sorta di arco a sesto acuto.
Il labirinto è in realtà un grande grembo, al quale si accede per andare alla ricerca di se stessi per poi rinascere.
Il Labirinto di Arianna è l’opera più costosa tra quelle del progetto Fiumare d’Arte. Infatti, l’ultima parte del percorso per raggiungere il sito di costruzione è molto ripida. Ciò, ha obbligato le betoniere che portavano il calcestruzzo a viaggiare solo con mezzo carico, di fatto raddoppiando i tempi e spese di trasporto.
L’opera si ispira al vicino Castel di Lucio, tra le stradine labirintiche e la cultura greca ancora presente nell’atmosfera. Questi fattori hanno ispirato l’artista nella realizzazione del labirinto.