Tutte le informazioni sullo splendido castello aragonese sull'isola di Ischia, la storia, la visita e le curiosità sull'antica fortezza.
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Il Castello Aragonese che sorge sulle alture dell’isola di Ischia racconta una storia antica e interessante che ancora oggi affascina viaggiatori e turisti.
Il Castello Aragonese è la fortificazione che caratterizza l’isola tidale di Ischia.
La fortezza è collegata per mezzo di un ponte in muratura lungo 220 metri all’antico Borgo di Celsa, conosciuto come Ischia Ponte.
In origine, il Castello prese il nome di Castrum Gironis. Infatti, secondo alcuni dal nome di Gerone da Siracusa, cui è attribuito il primo insediamento risalente al V secolo a.C., mentre secondo altri dal “giro di mura” fortificate che circondava il l’isolotto di roccia trachitica.
La costruzione del primo castello risale al 474 a.C. sotto il nome di Castrum Gironis, ovvero “castello di Girone“, in onore del suo fondatore. In quell’anno il greco Gerone I, o il tiranno di Siracusa, prestò aiuto con la propria flotta ai Cumani nella guerra contro i Tirreni. Contribuì, infatti, alla loro sconfitta al largo delle acque di Lacco Ameno. I Cumani quindi decisero di ricompensare l’alleato cedendogli l’intera isola.
La fortezza venne poi occupata dai Partenopei, ma nel 315 a.C. i Romani riuscirono a strappar loro il controllo dell’isola e vi fondarono la colonia di Aenaria. Il Castello, quindi, si trasformò in fortino difensivo e vi furono edificate anche alcune abitazioni ed alte torri per sorvegliare il movimento delle navi nemiche.
Nei secoli successivi la fortezza fu radicalmente trasformata, in modo da fungere da rifugio sicuro per la popolazione contro i saccheggi di Visigoti, Vandali, Ostrogoti, Arabi, Normanni, Svevi e Angioini.
L’eruzione dell’Arso del 1301 sviluppò maggiormente l’insediamento urbano. Infatti, distrutta la città di Geronda, gli Ischitani si rifugiarono nel castello. La fortezza garantiva maggiore tranquillità e sicurezza, dando vita ad un vero e proprio rifugio in cui vivere.
Il periodo di massimo splendore della struttura fu verso la fine del XVI secolo. Al tempo il castello ospitava 1892 famiglie, il convento delle clarisse, l’abbazia dei monaci basiliani di Grecia, il vescovo con il capitolo ed il seminario, il principe con la guarnigione. All’interno, inoltre, vi erano 13 chiese tra cui la cattedrale, dove il 27 dicembre 1509 furono celebrate le nozze tra Fernando Francesco d’Avalos, marchese di Pescara e condottiero delle truppe imperiali di Carlo V, e la poetessa Vittoria Colonna.
Il castello aragonese è aperto alle visite tutti i giorni, 7 giorni su 7, dalle ore 9 fino al tramonto. Per visitare il castello è necessario acquistare il biglietto di ingresso. Il prezzo è di 10 euro intero, 9 euro per gruppi di oltre 20 persone, 6 euro per ragazzi dai 10 ai 14 anni e gratuito per i minori di 9 anni.