Castello della Principessa Sissi, un sogno diventato realtà.
Il castello di Schönbrunn, in Austria, famoso per essere stato la dimora della Principessa Sissi, è una perla tutta da scoprire e intrisa di storia. Scopriamo nel dettaglio la storia di questo meraviglioso castello della principessa Sissi, che ha visto passare imperatori, imperatrici, principi e principesse.
La storia del castello comincia nel medioevo. Nel XIV secolo, si chiamava Katterburg e faceva parte del maniero del monastero di Klosterneuburg. Molte personalità importanti visitarono e abitarono nel castello fin da quei tempi, come per esempio il sindaco di Vienna, Hermann Bayer, che lo trasformò in un maniero, ampliandone gli edifici.
Nel 1569, Massimiliano II ne divenne il proprietario e nell’acquisto furono compresi anche un mulino, un fienile e un frutteto. L’imperatore si interessava molto ai cavalli e all’equitazione, così avviò un allevamento di cavalli, che fu fondamentale per la fondazione della scuola di equitazione nel 1572. Più tardi, l’imperatore Mattia utilizzò il maniero come base per le sue battute di caccia. Si dice che sia proprio durante una delle sue battute di caccia, che scoprì la fontana che diede il nome all’attuale castello.
Nel XVII secolo, dopo la morte di Ferdinando II, sua moglie, l’imperatrice Eleonora Gonzaga che amava l’arte e la vita mondana, fece costruire nella proprietà un piccolo castello. Durante l’assedio turco, la scuola di equitazione e il palazzo estivo del Castello di Schönbrunn vennero distrutti.
Fortunatamente, i Turchi furono sconfitti e l’imperatore Leopoldo decise di far ricostruire il castello per il suo successore.
Nel 1693, l’Imperatore decise di trasformarlo in una tenuta di caccia e commissionò il progetto all’architetto Johann Bernhard Fischer von Erlach, che si era formato a Roma.
A qualche anno dall’inizio dei lavori, si presentarono i primi intoppi. A causa della guerra di successione spagnola, fu annullata l’espansione delle ali dell’edificio e, per problemi finanziari, i lavori rallentarono per un po’, fino a interrompersi con la morte dell’Imperatore Giuseppe.
La proprietà fu poi interamente acquistata dall’Imperatore Carlo VI, che la usava solo come base per la caccia ai fagiani. In seguito, fu sua figlia Maria Teresa a prenderne possesso. Lei aveva sempre amato il castello e i suoi giardini, così lo trasformò nel fulcro della vita di corte e della vita politica.
Tempo dopo, Maria Teresa decise di trasformare la tenuta di caccia in un vero e proprio castello, con l’aiuto dell’architetto Nicolò Pacassi.
Verso la fine della prima metà del ‘700, cominciarono i lavori di costruzione, a cui si deve l’attuale aspetto del castello. Nella prima fase dei lavori, ci fu l’ampliazione delle zone pubbliche e residenziali nella parte est del castello. Fu poi demolita la scala centrale, per creare il piano terra e due gallerie, una piccola e grande. La più grande ospitava tutte le grandi feste organizzate dall’Imperatore, mentre la più piccola veniva usata per le riunioni familiari più intime e raccolte.
Nella seconda fase dei lavori, vennero installate tutte le decorazioni nelle sale di rappresentanza. Al piano terra, invece, furono dipinti esotici paesaggi e fu qui che soggiornò Maria Teresa durante l’estate fino alla sua morte.
Dopo la morte di Maria Teresa, il castello rimase vuoto fino al XIX secolo, quando l’Imperatore Francesco II decise di riutilizzarlo come residenza estiva, accogliendo perfino Napoleone.
Quando nel 1848, salì al trono Francesco Giuseppe, il palazzo stava vivendo un periodo d’oro. Infatti, il giovane Imperatore scelse di vivere gran parte della sua vita nel castello. Lo si può vedere nei mobili e negli altri elementi d’arredo, che emanano il carattere sobrio e borghese di Francesco Giuseppe.
Quando si sposò con la duchessa Elisabetta, la principessa Sissi, scelse come dimora un appartamento vicino al giardino di Hetzing.
In occasione dell’Esposizione Universale di Vienna, furono effettuati ulteriori lavori di ristrutturazione, che donarono al castello lo stile rococò che sfoggia tutt’oggi.