La storia e la visita alle rovine del Castello di Postignano a Nocera Umbra, in provincia di Perugia.
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Tra i simboli del passato, nella regione dell’Umbria, molto interessante è la storia del Castello di Postignano, a Nocera Umbra. Le sue rovine raccontano di civiltà e di storie che ancora oggi affascinano. Scopiamo, quindi, tutte le curiosità sull’antica rocca.
Il piccolo comune di Nocera Umbra, in provincia di Perugia, è un borgo storico ricco di monumenti e luoghi storici. Un gioiello dell’Umbria che sorge a 520 metri sopra il livello del mare.
Una cittadina dalle origini molto antiche, che vive il suo periodo di maggiore sviluppo durante l’età romana, grazie alla sua ubicazione sulla Via flaminia.
Si tratta di una caratteristica città medievale arroccata sulle pendici di una collina, famosa per la bontà delle acque del suo territorio.
Il borgo, inoltre, vanta numerosi monumenti storici di grande importanza, sparsi per le sue numerose frazioni. Una di queste è Postignano, che ospita un antico castello, oggi ridotto a rovina.
La frazione di Postignano, data la sua posizione, che osserva la città di Nocera e un vasto territorio, in epoca longobarda fu scelto come luogo di presidio fortificato e sicuro da incursioni nemiche. Inoltre, la sua importanza era data anche, dalla vicinanza alla Via Flaminia, attraverso cui transitavano eserciti e viandanti diretti verso Roma.
Quello di Postignano è uno dei castelli più importanti dell’antica contea nocerina. Inoltre, è l’unico posto nella zona sud-occidentale del territorio comunale ai confini con Assisi e vi si arriva attraverso una diramazione che parte dalla via Flaminia a Nocera Scalo.
Il castello ha pianta quasi circolare e i resti maggiori riguardano l’imponente cassero che svetta nel punto più alto del colle. Altri ruderi appartengono al palazzo signorile di cui forse la torre era parte integrante e comunque collegata ad esso. Pochi i resti delle mura e delle torri a guardia dell’ingresso.
I primi abitanti del castello furono nobili longobardi, discendenti dai conti di Nocera Umbra e dai Monaldeschi di Orvieto. Intorno all’anno 1150 vi nacque san Rinaldo, che fu poi vescovo di Nocera, figlio primogenito del conte del luogo, Napoleone, la cui sposa si chiamava Lucrezia.
Dall’anno della morte del santo, Postignano è entrato per sempre nella storia di Nocera e della Chiesa. Il castello, abitato fino a tutto il XIV secolo, venne poi in possesso della Camera Apostolica, come risulta dai Registri Vaticani. La Chiesa lo dava in affitto a chi ne avesse fatto richiesta.
Tuttavia, nel XVI secolo divenne pericolante, e fu abbandonato, mentre con il materiale delle muraglie si costruirono alcune case per i contadini.
Una volta passata la porta di ingresso difesa da torri bisognava fare il perimetro quasi completo del castello. Si passava, quindi, sotto lo sguardo vigile dei difensori prima di entrare nel cuore del castello stesso.
In basso, fuori le mura, si trovano i ruderi del borgo, abitato fino agli anni cinquanta del 1900 e, ai piedi del colle del castello sorge Villa Postignano. Del castello quello che colpisce è la posizione che se da un lato ne garantisce la quasi inespugnabilità, dall’altro gli permette di controllare visivamente una vasta parte del territorio nocerino.