Leggende, storia e curiosità sul Castello Tramontano di Matera e del suo Conte, tra realtà e fantasia.
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Il Castello Tramontano di Matera, che domina in centro storico cittadino, racchiude secoli di storia, ma è anche luogo di misteri e leggende. Scopriamo, quindi, tutte le curiosità su questo possente maniero della città lucana.
Il castello Tramontano è situato sulla collina di Lapillo e domina il centro storico della città di Matera.
Nato come residenza normanna alla periferia della Civita, era originariamente costituito da otto torri quadrate, usate come difesa dall’eventuale attacco dei nemici, ed era dotato di un ponte.
Il castello fu adibito nei secoli, prima come difesa, poi come prigione, testimoni le incisioni presenti al suo interno.
Tuttavia, molto interessante è la sua storia, e ancor di più la leggenda che ruota attorno all’incompiuto maniero.
La costruzione del castello iniziò nel 1500, commissionata dal conte Gian Carlo Tramontano, ma rimase incompiuto per l’assassinio dello stesso nobile di origini napoletane, poco amato dalla popolazione. Infatti, per la costruzione del castello vi vollero ben 25.000 ducati e ciò andò a gravare ancor di più sulla popolazione. Fu così che alcuni cittadini, stanchi dei continui soprusi, si riunirono nascosti dietro un masso, che da allora fu chiamato u pizzon’ du mal consigghj, cioè “la pietra del mal consiglio”. Questi organizzarono così l’assassinio del “tiranno” Tramontano. Il 29 dicembre 1514 il conte, appena uscito dalla cattedrale, fu assassinato in una via laterale della stessa, che fu successivamente chiamata in modo eloquente “Via del Riscatto“. Il castello restò dunque incompiuto.
La leggenda legata al castello ha proprio come protagonista il Conte Gian Carlo Tramontano, un uomo dissoluto e spendaccione. Presto si riempì di debiti e cercò di sanarli imponendo dure tasse alla popolazione.
Secondo la leggenda, ancora oggi, chi passeggia di notte da queste parti, il 29 di ogni mese sostiene di sentire delle urla provenire dal castello. Si tratterebbe del Conte Tramontano che prima di cadere vittima dell’agguato, fuggì gridando. Poi, raggiunto, i cittadini lo denudarono e colpirono a morte con pesanti aste. Cadde in una pozza di sangue. Anche sua moglie rischiò violenza da parte dei cittadini inferociti, che infine decisero di risparmiarla. Se osserviamo bene lo stemma della città di Matera si può leggere una frase “il bue stanco affonda la zampa più fermamente” a giustificare l’uccisione per esasperazione di questo Conte malefico.
La leggenda di questo misterioso e crudele feudatario napoletano ispirò anche la letteratura cinematografica con Il Conte di Matera. Secondo il film il Conte di Matera, liberamente ispirato all’omonima commedia di Giovanni Villani, commissario regio all’epoca dei fatti, rivendicò lo ius primae noctis su tutte le vergini di Matera.
Ad oggi il castello non è visitabile, se non durante le giornate F.A.I.. Tuttavia, si può visitare l’esterno durante un viaggio a Matera.