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Nel Lazio, in provincia di Frosinone, c’è un piccolo borgo chiamato Castro del Volsci, una meta affascinante, arroccata su una collina immersa nella natura.
Castro del Volsci: cosa vedere
Un borgo la cui storia inizia 700 mila anni fa, quando le prime popolazioni a stanziarsi qui furono quelle della preistoria.
Il suo nome deriva poi dal popolo dei Volsci, che occuparono per molto tempo il territorio tra il V e il VI secolo.
Tutta questa storia si può respirare e cogliere tra gli edifici e le strade di Castro del Volsci, una meta perfetta all’insegna della cultura e delle bellezze naturali. Ecco una guida per segnalarvi i punti del paese da non perdervi assolutamente.
Chiesa di Sant’Oliva
La Chiesa di Sant’Oliva, intitolata alla patrona di Castro dei Volsci, è una chiesa arcipretale a tre navate. Ospita opere d’arte, marmi, un organo pregiato, il corpo imbalsamato di San Giustino sotto l’altare maggiore e il simulacro della santa patrona che viene festeggiata il 3 giugno.
Monumento alla mamma Ciociara
Il Monumento alla Mamma Ciociara è stato fortemente voluto dal popolo ciociaro: la scultura ricorda tutte le donne che durante la Seconda Guerra Mondiale affrontarono la morte per difendere la propria dignità e quella delle loro figlie dalle violenze, sessuali e non, da parte delle truppe coloniali.
La statua è situata sulla terrazza del paesino, che regala una vista sublime sulla vallata sottostante.
Museo e area archeologica
Nel sito archeologico è possibile ammirare i resti di una domus romana, con la zona dedicata alla produzione agricola: sono stati rinvenuti pezzi di una splendida pavimentazione a mosaico, che lasciano apprezzare l’arte e la tecnica del tempo.
Nel museo archeologico invece è possibile visitare i resti della Necropoli medievale, con più di 160 sepolture e i relativi corredi funebri.
Le botteghe della Regina Camilla
Ogni bottega in paese è contrassegnata da una bicicletta colorata che si trova all’ingresso e ogni domenica aprono per esporre i propri prodotti: orafi, cuochi, ceramisti, decoratori vendono le loro creazioni, souvenir perfetti da portare a casa.
Il progetto prende il nome di “Le Botteghe della Regina Camilla”, dove tutti i ricavati delle vendite vengono devoluti all’Associazione culturale “La Scarana”, nata con l’intento di valorizzare arti e mestieri antichi e favorire l’artigianato locale.