Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia: bellezza e storia

Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia: la storia, le opere d'arte e la visita.

Scopri la Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia, una splendida basilica nel cuore del comune pugliese. La basilica di San Sabino è il principale luogo di culto cattolico di Canosa di Puglia. Edificata in età longobarda, tra il VII-VIII secolo, è un una basilica davvero interessante dal punto di vista artistico e architettonico.

Cattedrale di San Sabino a Canosa di Puglia

Edificata per volere del duca Arechi II, la chiesa fu dedicata inizialmente ai Santi Giovanni e Paolo, ma fu intitolata a san Sabino il 7 settembre 1101, ad opera di papa Pasquale II. All’interno della cripta, quattrocento anni prima della dedica, furono trasportate le spoglie del Santo, nel secolo VIII. Fu, poi, riconosciuta come cattedrale nel 1916 da papa Benedetto XV.

Cattedrale San Sabino

L’architettura

Inizialmente, la pianta della basilica era a croce latina, coperta da cinque cupole basse, in tipico stile romanico -bizantino. Le cinque volte poggiano su arcate sorrette da diciotto colonne di marmi persichino, granito e cipollino.

La Cattedrale, priva di affreschi e pavimentata con marmo bianco, si trova a tre metri dalla piazza dalla quale si accede. A seguito del terremoto del 1851, la Cattedrale rimase danneggiata. Nella ricostruzione delle parti danneggiate, venne allungato il “piede” della pianta a croce latina e ricostruita la facciata con tre portali, ognuno dei quali in corrispondenza delle navate.

Arte e religione

Le cappelle della navata destra, contengono: una fonte battesimale, un altare e una tavola dedicati alla Madonna della Fonte, protettrice di Canosa, una statua lignea e una tela raffigurante sant’Alfonso Maria de’ Liguori e il sepolcro del beato padre Antonio Maria Losito.

All’interno della basilica, inoltre, si trova un crocifisso di legno di metà XX secolo.

Sulla navata sinistra, invece, le tre cappelle contengono: la prima un tesoro di reliquie, calici, crocifissi e un busto in argento del santo; la seconda dedicata a sant’Antonio; la terza, dedicata a sant’Anna, con il sepolcro dell’arcivescovo di Lecce Francesco Minerva.

Sul braccio sinistro della croce latina sono presenti altre due cappelle: quella del SS. Sacramento, dove vi è la statua del Sacro Cuore. L’altra, invece, è dedicata a san Giuseppe, all’estrema sinistra. Il presbiterio presenta l’altare maggiore, posto su una base di marmo con tre gradini, sormontato da un baldacchino sorretto da quattro colonne di marmo rosso.

L’aspetto dell’altare principale è molto simile a quello presente nella basilica di San Nicola di Bari. L’ambone della basilica è in marmo, poggiato su quattro colonne ottagonali, sovrastato da un leggio a forma di aquila, sempre in marmo. Il seggio episcopale, invece, è di ispirazione bizantina, mentre la cattedra è poggiata su due elefanti stilizzati ed ha alla base una lastra in bassorilievo che rappresenta due aquile.

La visita

La basilica è aperta tutti i giorni dalle 8 alle 13 e dalle 17 alle 21.

Scritto da Ilenia Albanese

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