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Cervara di Roma, con i suoi 1077 metri di altitudine, è il comune più alto in provincia di Roma, dalla quale dista circa 70 chilometri, e sorge nelle immediate vicinanze del Parco Nazionale dei Monti Simbruini, in una posizione suggestiva, dalla quale è possibile ammirare un bellissimo panorama sui prati e boschi che circondano questo borgo.
Cosa vedere a Cervara di Roma
Il paese si presenta arroccato in una posizione che domina l’ambiente circostante. La sua struttura è tipicamente medievale e la si può scoprire passeggiando fra le sue strade strette che si inerpicano fin sul punto più elevato. Nonostante le sue piccole dimensioni, Cervara di Roma è in grado di riservare numerose sorprese ai suoi visitatori grazie anche alla presenza di vari luoghi di interesse, che ne testimoniano la lunga storia.
Prima di giungere al borgo, lungo la via per Camerata Nuova, è già possibile ammirare due architetture religiose di pregio:
Sant’Emidio e San Rocco.
Appena giunti in paese ci si immerge fra le sue gradinate, le piazzette ed i vicoli ai quali fanno da cornice edifici storici che richiamano in modo inequivocabile l’originario assetto urbanistico del borgo. Dalla piazza principale, poi, è possibile ammirare un fantastico panorama sull’Aniene e la sua valle.
Proprio per la sua posizione e per la particolarità dei suoi luoghi e dei tesori in essa contenuti, Cervara già a partire dai primi anni dell’Ottocento, è stata un forte richiamo per artisti e scrittori che hanno cercato fra le sue mura ispirazione per alimentare la loro creatività. Il borgo, infatti, è conosciuto come “il paese degli artisti” e lo si può capire anche ammirando i murales e le sculture che caratterizzano ogni suo più piccolo angolo.
L’origine di Cervara è da ricercarsi già nell’ 883 con un documento che attesta la donazione di varie terre ai monaci benedettini ed infatti tutta la zona in quel periodo era di proprietà dell’Abbazia di Subiaco che fece erigere un borgo fortificato.
I monaci, a difesa delle incursioni dei saraceni, costruirono una rocca proprio sul punto più alto del monte e da quel momento Cervara fu teatro di varie vicende storiche che la videro protagonista, come l’assedio (1273) da parte di un monaco scismatico, Pelagio, che se ne impadronì per circa tre anni.
La rocca fu riconquistata dall’esercito del papa Innocenzo V nel 1276. Fu solo agli inizi del 1500, però, che il borgo assunse l’assetto che conserva tutt’oggi grazie all’opera di riorganizzazione voluta da Pompeo Colonna.
La Rocca, o Castello, è il centro di Cervara di Roma, ed è stata realizzata nel Xi secolo. Sotto si sviluppa il paese e vi si trovano gli edifici storici. La chiesa di Maria SS. della Vistazione è ubicata proprio vicino alla Rocca: è stata costruita con la pietra locale, ha un campanile con un bel portale ed al suo interno vi sono alcune opere d’arte di pregio. Sotto l’altare maggiore ci sono le spoglie di un martire cristiano, al quale i paesani hanno attribuito il nome di San Felice, protettore del borgo. Da vedere, poi, anche la chiesa di Santa Maria della Portella, così chiamata perché si trova vicino alle porte d’ingresso al paese.
Osservatorio Astronomico Cervara di Roma
A circa 1120 metri d’altezza, nella frazione Prataglia, ha sede dal 2008 l’Osservatorio Astronomico Claudio Sole. Punto di riferimento per tutti gli appassionati della materia.
Vengono organizzate visite guidate e lezioni di astronomia e, su prenotazione, è possibile partecipare all’osservazione diurna e notturna del sole, delle stelle, dei pianeti e delle galassie grazie anche all’assistenza del personale dell’osservatorio. Sul sito dell’associazione Astris, che si occupa della divulgazione scientifica, si possono prenotare le visite e chiedere tutte le informazioni necessarie.
L’osservatorio è formato dalla specola astronomica, realizzata in pietra locale e sormontata da una cupola che protegge il telescopio e da un edificio centrale dove si trovano le aree dedicate alla didattica. Periodicamente l’associazione organizza incontri con le scuole e con gli appassionati di astronomia per osservare particolari eventi, corredandoli di tutte le necessarie spiegazioni scientifiche.
L’osservatorio, poi, si trova in una bellissima posizione, immersa nel verde dei Monti Simbruini. Raggiungerlo è semplice. Percorrendo l’autostrada Roma-L’Aquila (A24) si esce a Vicovaro Mandela e da lì si prosegue sulla SS5 Tiburtina fino al bivio Subiaco-Arsoli. Arrivati ad Arsoli si attraversa il paese verso Cervara di Roma e, seguendo la strada che costeggia la Valle dell’Aniene, si seguono le indicazioni per l’osservatorio e per il Parco in direzione Prataglia.