Se andiamo in Svezia e vogliamo assaggiare dei piatti tipici locali, non possiamo non andare verso nord, nelle terre dei Sami, meglio conosciuti come Làpponi.
Non fatevi ingannare dai luoghi comuni.
I Sami hanno una cultura gastronomica di tutto rispetto che richiama le più ancestrali consuetudini dei loro antenati. Entriamo quindi all’interno delle kåtor, le loro tradizionali tende e accomodiamoci sopra le comode pelli di renna davanti a fumanti calderoni.
Quello che viene servito è il meglio della cucina nordica fatta prevalentemente di carne, pesce e verdure. Il secolare allevamento di renne ha inciso profondamente.
Il suovas, ad esempio, è una sorta di carpaccio di renna. Viene affumicato direttamente sul fuoco, dove rimane per otto ore. Si aggiungono poi funghi e bacche rosse. Ovviamente non può mancare il pane. Rigorosamente non lievitato.
Ma il suovas è un alimento che può fungere anche da ingrediente. É il caso della zuppa acida di foglie di betulla. É molto semplice anche da preparare; succo di limone, corteccia di betulla, yogurt magro, panna e zucchero sono gli ingredienti principali.
Un ruolo fondamentale nella cucina Sami lo ricopre proprio la betulla. Usata in passato anche come prevenzione di alcune malattie e infezioni, è una delle principali fonti di vitamina C e carboidrati. Si serve accompagnata da carne di renna, uova, formaggio e le famose bacche di camemoro.
Certamente molto calorica per il freddo intenso di quelle terre, la cucina làppone saprà accompagnare il visitatore attraverso i gusti tipici di un popolo che ha mantenuto invariate le sue radici e i suoi costumi. Perchè no, invece di fermarsi a mangiare un panino si potrebbe pensare di assaggiare un piatto fumante di suovas.