Alla scoperta dell’isola di Chios. Questo piccolo tesoro del Mar Egeo ha da offrire molto più di quello che lascia intendere. Infatti, Chios è storicamente riconosciuta come patria del grande poeta Omero, autore dei poemi epici più importanti e rappresentativi della storia dell’età classica: l’Iliade e l’Odissea.
Oggi, l’isola è una meta turistica affascinante, che si è presto conquistata il cuore di una grossa fetta di turisti. Ecco cosa non perdere assolutamente una volta raggiunta.
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Alla scoperta di Chios
Una volta messo piede a Chios ci si rende immediatamente conto di non trovarsi di fronte alla “classica” isola greca. Infatti, seppure Chios vanti il titolo di luogo che ha dato i natali ad Omero allo stesso tempo sfoggia un’identità paesaggistica e archeologica del tutto differente da quanto ci si aspetterebbe da un’isola greca. Innanzitutto, si segnala che Chios sia la quinta isola per grandezza della Grecia e la decima nel Mediterraneo, ed è situata nel Mar Egeo orientale a pochi chilometri dalla costa dell’Asia Minore, tra le isole di Samos, Icaria e Lesbo.
L’isola vanta una rigogliosa coltivazione, che ha per principale protagonista l’albero della “masticha”. Si tratta di una pianta unica nel suo genere, dal quale si estrae il liquido “masticha di Chio”. I campi di Chios garantiscono anche la produzione di buonissimi frutti sciroppati, fatti con una grande varietà.
Per quanto riguarda il mare, gli amanti delle coste greche avranno pane per i loro denti. Infatti, da questo punto di vista, Chios non ha nulla da invidiare rispetto alle altre isole della Grecia.
Cosa vedere sull’isola
Come tutte le isole greche, però, i visitatori che raggiungono Chios non hanno messo piede sull’isola esclusivamente per il mare. Infatti, Chios vanta una serie di monumenti affascinanti e – soprattutto – non limitati alla sola età classica. Gli studiosi hanno classificato Chios come un’ottima meta per il turismo culturale grazie ai propri monumenti di stampo medievale. I viaggiatori potranno trovare quindi ampia soddisfazione nel osservare alcuni dei caratteristici villaggi dell’isola, tra cui spiccano i borghi di Pyrgi, a 24 chilometri dal capoluogo dell’isola, e Olympia, a 30 chilometri da Chios città, con un’architettura caratterizzata da disegni geometrici in bianco e nero sulle pareti esterne e sentieri lastricati.
I castelli bizantini hanno un posto d’onore all’interno del patrimonio culturale dell’isola. Si consiglia di visitare quelli che si trovano al di sopra del villaggio di Anavatos e Volissos. Inoltre, per chi volesse approfondire la storia più antica dell’isola, un buon punto di riferimento potrebbe essere il monastero di Nea Moni. Infatti, quest’ultimo è uno dei più antichi monasteri in Grecia: risalente al XI secolo, fu costruito dall’imperatore bizantino Costantino Monomachos IX e sua moglie, l’imperatrice Zoe, nel luogo in cui tre monaci trovarono una santa icona. La costruzione del monastero iniziò nel 1042 e fu completata entro l’anno 1055. Oggi il monastero si estende in un’area di circa 17 mila chilometri quadrati ed è gestito da solo 3 monaci.