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Durante il mio ultimo viaggio itinerante in Sud Est Asiatico, tra gli altri paesi ho visitato anche la Malesia e ho fatto tappa a Penang, una meravigliosa isoletta a nord di Kuala Lumpur, famosa per il suo cibo e per i suoi murales che tappezzano la città.
Avventura su due ruote
Non solo ho adorato Penang per lo sfarzoso Capodanno Cinese che si celebrava nei giorni della mia permanenza ma l’ho anche amata per avermi permesso di fare un interessantissimo incontro. Nella hall dell’ostello in cui pernottavo infatti, ho fatto conoscenza con una giovane coppia di cui avevo notato l’arrivo in bici. I due avventurieri, di origine francese, mi dissero di essere in viaggio da più di un anno.
Erano partiti da Parigi in sella alla loro bicicletta, a cui avevano legato due zaini l’uno, e avevano come destinazione finale Bali, in Indonesia. Google Maps dice che ci sono 12636 km tra le due città, non contando fiumi, montagne, mari e foreste. Pensate che per compiere l’intero percorso ci vorrebbero 132 giorni (4 mesi e tante lacrime) di camminata ininterrotta, senza neanche una scappata al bagno. La coppia erano dunque quasi arrivata alla fine di quella che era una vera e propria avventura su due ruote.
Sebbene avessi già sentito parlare di viaggiatori in bicicletta non avrei mai pensato di incontrare in persona qualcuno che affrontasse un viaggio così lungo, variegato e coraggioso come quello descritto dai miei nuovi amici. Ho scoperto poi che il cicloturismo è un’attività praticata da decenni, da quando non c’era altra maniera di coprire distanze medio-lunghe in archi brevi di tempo, ma definita solo in tempi recenti.
Cicloturismo
Il cicloturismo nasce in Italia alla fine del XIX secolo e oggi questo termine include tutte le forme di ciclismo ricreazionale e non competitivo. La prima avventura in bicicletta fu compiuta da un gruppo di escursionisti che coprirono pedalando i 230 km che separano Roma da Napoli. I cicloturisti sono dunque coloro che amano sfidare sé stessi, che adorano la natura e approfittano della gastronomia e dell’ambiente circostante contando solo sulla propria forza. Questo tipo di turismo, tanto differente ed entusiasmante, unisce l’amore per la scoperta di nuove terre, la passione per lo sport e il desiderio di conoscenza personale e di un po’ di pace.
Non serve dunque arrivare in Malesia o attraversare la Cina per approfittare di un meraviglioso itinerario in bicicletta. L’Italia stessa offre tra i migliori percorsi ciclabili in Europa e secondo Bicitalia il nostro Bel Paese presenta circa 18 mila chilometri di vie ciclabili, quasi la metà delle 44 mila presenti nel continente. Per compiere un viaggio di questo tipo non servono grandi cose ma bisogna sapersi organizzare prima della partenza. 4 sono le regole principali del cicloturismo:
- Pianificare il percorso: anche se non si ha l’intenzione di fare migliaia di chilometri, sapere che tipo di paesaggio o di percorso si va ad affrontare è di vitale importanza per prepararsi al meglio.
- Scegliere la bicicletta: ecco perché è importante il punto numero uno. Se fate un’escursione in montagna o se piuttosto preferite un itinerario meno astioso, scegliere la giusta bicicletta rappresenta metà del lavoro.
- Comprare l’equipaggiamento giusto: le borse da bici possono arrivare a costate svariate centinaia di euro. Approfittate del Black Friday che sta per arrivare!!
- Approfittate di questa esperienza unica!
Cicloturismo itinerari
Il miglior percorso in Italia sembra essere la Via Francigena, la ciclovia più lunga del nostro paese. Questa via vede come punto di partenza il Colle del Gran San Bernardo e termina a Roma. Ricoprendo circa 1000 chilometri di paesaggi variegati e pittoreschi, il percorso nasce da un itinerario anticamente battuto dai pellegrini. L’itinerario è suddivisibile in 23 tappe di 50 chilometri l’una, ognuna diversa dall’altra.
Un altro percorso altrettanto celebre per gli amanti della bici è la Via dei Lupi, un sentiero percorribile in mountain bike che passa per svariati parchi e aree protette del Lazio e dell’Abruzzo. La curiosità di questa escursione è l’incontro ravvicinato con animali selvatici quali lupi, cervi e cinghiali, i padroni del territorio.
Non posso non inserire nella lista dei percorsi cicloturistici più belli d’Italia, il sentiero del Monte Conero che attraversa un pezzo della mia amata regione: le Marche. L’itinerario di soli 10 chilometri è variegato e divertente; si attraversano boschi e si ha una visuale mozzafiato sulla Riviera del Conero.
Rimaniamo sempre nelle Marche con il percorso chiamato “l’anello del duca”. 440 chilometri di pedalate tra le bellezze artistico-culturali (io aggiungerei anche culinarie) della regione, per finire poi in Umbria. Abbiamo inoltre la Costiera Amalfitana con ben 102 chilometri di strade panoramiche o il Lago di Garda con la sua bella pista ciclabile nuova di zecca. Concludiamo con il percorso del VenTo che attraversa Veneto e Piemonte e permette di percorrere l’Italia in verticale seguendo le sponde del Po.
Insomma, l’importante non è dove si vada o quanti chilometri si percorrano, di viaggi da fare in bicicletta ce ne sono per tutti i gusti. L’essenziale è partire con la voglia di espirare un po’ di libertà ed essere consapevoli che la propria forza di volontà può essere un’arma estremamente forte.