La storia del Nuovo Cinema Palazzo di Roma, dalle origini ad oggi.
Il Nuovo Cinema Palazzo di Roma ha una storia lunga e intricata. Una storia di rivolte, di occupazioni, ma anche di cultura e di partecipazione. Un luogo a cui i cittadini del quartiere sono affezionati e che ha contribuito alla riqualificazione della zona.
Ogni quartiere di Roma ha la sua storia, e quella del quartiere San Lorenzo è legata a quella di un antico teatro.
Il cinema teatro Palazzo, oggi noto come Nuovo Cinema Palazzo, ha aperto nei primi decenni del Novecento vivendo per alcuni decenni una stagione culturale di tutto rilievo.
Tra i personaggi di spicco coinvolti nel progetto figurano nomi dal calibro di Ettore Petrolini e Romolo Balzani.
Tuttavia, nel corso degli anni la struttura è stata trasformata in una sala biliardo e poi una sede del Bingo.
Fino al 2011, il Cinema Palazzo faceva parte di un progetto di ristrutturazione da parte di una società privata per allestire un Casinò con tanto di slot machine e giochi virtuali. Tuttavia, la società sembrerebbe non brillare proprio per trasparenza.
La poca affidabilità della società ha destato preoccupazioni tra gli abitanti del quartiere, gli studenti e gli artisti. Per tale motivo, dal 15 aprile 2011 cittadini, artisti, studenti, attivisti di spazi sociali e associazioni hanno riaperto il Cinema Palazzo di San Lorenzo, storico quartiere di Roma. Un’occupazione che ha ridato nuova vita al teatro, coinvolgendo grandi e bambini, studenti e artisti, in corsi e attività sociali.
In oltre nove anni, il teatro è stato un luogo di ritrovo per i giovani e per gli abitanti del quartiere. Corsi, progetti e giornate a tema venivano organizzate per unire le persone e creare una rete di informazione, dibattito e cultura.
Tutto questo, però, è stato bloccato dallo sgombero del 25 novembre 2020 quando, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri si sono recati presso lo stabile.
Infatti, dal 2019 l’immobile era stato inserito dalla prefettura di Roma in una lista di 22 palazzi che dovevano essere sgomberati con urgenza. Le trattative tra il Comune e gli occupanti avevano evitato che si procedesse allo sgombero che, tuttavia, non hanno fermato le operazioni.
A seguito dello sgombero, gli abitanti del quartiere e gli attivisti si sono opposti con manifestazioni. Un segnale forte teso a sottolineare l’importanza del teatro per i cittadini romani.
Sembrerebbe, quindi, il tramonto di un’epoca, fatta di partecipazione e solidarietà, che ha unito gli abitanti nel palazzo di Piazza Sanniti.
Grazie all’occupazione del 2011, il quartiere di San Lorenzo aveva vissuto anni di serenità e di comunità. Un periodo a cui la città di Roma sta puntando a mettere la parola fine.