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Un milione di piante, 40,000 alberi, 30,000 abitanti: sono questi i numeri quasi utopici di Liuzhou Forest City, la prima città foresta in Cina costruita con l’obiettivo di combattere il grave problema dell’inquinamento atmosferico.
Perché proprio in Cina?
La Cina può vantare una potenza industriale che cresce di giorno in giorno, ma questo sviluppo così rapido ha un costo: la deteriorazione della qualità dell’aria, con conseguenti problemi di salute per i cittadini. Se si permette di far avanzare una situazione così allarmante in maniera incontrollata, la quarta potenza più grande del mondo rischia di raggiungere un punto di tossicità di non ritorno.
Per questo motivo, le autorità ora hanno deciso di assumersi la responsabilità di un esperimento coraggioso: costruire da zero un centro sostenibile unico al mondo che possa servire da esempio per l’intera nazione.
Il piano che si cela dietro l’idea della città-foresta è, quindi, quello di creare zone residenziali al di fuori delle aree metropolitane, piagate dalla sovrappopolazione, e di far trasferire più di due milioni di persone verso aree più verdi.
Città foresta in Cina: il progetto
Il progetto di questa città-foresta è senza dubbio ambizioso: è infatti cominciato nel 2017, ma considerata la complessità degli obiettivi, la data di completamento dei lavori, stimata per il 2020, costituisce ancora un dato incerto.
L’intento sarebbe quello di assorbire 10,000 tonnellate di CO2 all’anno e produrne 900 di ossigeno. La città-foresta si trova esattamente a sud della provincia montuosa di Guangxi, a nord di Liuzhou.
Secondo l’architetto in carica del progetto Stefano Boeri, tutti gli edifici che verranno costruiti nella città presenteranno facciate ricoperte di alberi e piante. Ricorda qualcosa? Lo studio di architettura è lo stesso che ha disegnato il bosco verticale di Milano, che ospita addirittura 900 alberi. Questa soluzione continua a rivelarsi strategica, dal momento che residenti e ambiente potranno entrambi beneficiare delle barriere naturali contro il rumore e contro un innalzamento eccessivo della temperatura, ma anche di una particolare biodiversità di organismi tra piante, uccelli, insetti e altri piccoli animali.
Liuzhou Forest City comprenderà tutte le infrastrutture necessarie a una città contemporanea: uffici, case, hotel, ospedali e scuole, all’interno di una riserva naturale di 175 ettari situata affianco al fiume LiuJiang. Naturalmente, tutti questi edifici sono stati progettati per essere autosufficienti dal punto di vista energetico, grazie alla costruzione di efficienti sistemi geotermici e pannelli solari. Anche la circolazione dovrà seguire i valori stabiliti per il resto della città: sono stati previsti una rete ferroviaria ad alta velocità e veicoli elettrici per circolare tra il centro e Liushou.
Il successo del Bosco Verticale
Non appena è stato ultimato, il Bosco Verticale ha potuto godere di un’attenzione mediatica senza precedenti ed è presto diventato uno dei must-see a Milano. Grazie alla sua unicità ha vinto numerosi premi, come l’International Highrise Award, che lo ha considerato il “grattacielo più bello e innovativo del mondo”. La fitta trama di alberi e piante, che costituisce la caratteristica principale di questo progetto totalmente italiano, presenta una tutela della biodiversità e un’efficienza energetica che non sarebbero possibili in un edificio tradizionale.
Per questi motivi, varianti del Bosco Verticale sono state riprodotte a Losanna, Nanchino, Shangai, Chongqing e Lishui proprio in questi ultimi anni. A differenza del progetto originario, però, si tratterà prevalentemente di appartamenti adibiti a uffici.