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Civita di Bagnoregio è un piccolo borgo del Lazio, che si trova in provincia di Viterbo, al confine dell’Umbria, in prossimità della Valle del Tevere. Si trova su un colle tufaceo a circa 443 sul livello del mare e si trova tra i burroni del Rio Chiaro e del Rio Torbido.
E’ nota per essere chiamata la città che muore in quanto è un vero e proprio borgo fantasma, è collegata alla sorella Bagnoregio grazie a un viadotto in cemento. Se ancora non la conosci, ecco un paio di curiosità da scoprire per conoscerla e carpire ogni segreto per una eventuale visita o soggiorno nei suoi pressi.
Civita di Bagnoregio
Si trova al confine con l’Umbria, nel Lazio e quello che colpisce, oltre ai panorami e alla bellezza, è sicuramente il fatto di essere un borgo, un luogo che sembra un museo, in quanto è una sorta di villaggio tardo-medievale immutato nel tempo e che conserva ancora oggi la sua immensa bellezza e il suo aspetto originario.
Il borgo di Civita di Bagnoregio si trova nella valle dei calanchi ed è l’area tra il lago di Bolsena nella zona a ovest e la valle del Tevere ad est, nel comune di Bagnoregio.
Fa parte di due valli principali: il fossato del Rio Torbido e il fossato del Rio Chiaro. L’area, considerando le statistiche del 2011, era abitata solo da 16 persone e si poteva raggiungere solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato costruito nella metà degli anni 60. Il ponte a cui si può accedere è raggiungibile solo a piedi, ma il comune per far fronte a coloro che lavorano e vivono, ha deciso di emettere una circolare in base alla quale è possibile percorrere il tratto con ciclomotori e motorini.
Civita di Bagnoregio è stata fondata più di 2000 anni fa proprio dagli etruschi di cui rimangono ancora tantissime tracce, per quanto riguarda i monumenti e i punti di interesse turistico. All’inizio si poteva passare tramite cinque porte, mentre oggi la porta, chiamata anche Santa Maria o della Cava, è l’unica possibile per passare in questa valle grazie a una galleria nella roccia.
La città che muore
Civita di Bagnoregio è nota anche come “la città che muore”. Cerchiamo di capire il motivo per cui è stata definita in questo modo. E’ stata denominata così per via dell’erosione della collina e della vallata che ha dato vita alle forme dei calanchi e che continua ancora oggi. L’erosione è stata una catastrofe per il borgo e per gli abitanti, in quanto ha rischiato che la frazione scomparisse e da qui si è meritata il nome di “città che muore” o “paese che muore”.
Il nome di “città che muore” le è stato dato da Bonaventura Tecchi che nacque qui. Si chiama in questo modo proprio perché rischia di scomparire proprio per via dell’erosione dei due fiumi che scorrono nelle valli e per via delle piogge e del vento che creano danni all’ambiente circostante. Il destino di questo luogo, le famiglie che ancora vivono qui e il paesaggio surreale lo rendono un borgo davvero unico e meritevole di essere visitato. Durante i secoli XVI e XVII, Civita ha subito moltissimi restauri con l’inserimento di alcuni elementi estranei. Nelle pareti sono state aggiunte delle croci insistenti sui triangoli per ricordare la croce del Golgota a Gerusalemme.
Curiosità
Se ancora non la conosci, sappi che oggi Civita è rinata grazie al turismo: l’anno scorso sono stati più di 800 mila le persone giunte qui per visitarla. Ci sono delle curiosità che non tutti conoscono e che ti sveliamo. Innanzitutto, è stata la cornice di diversi film, tra cui I due colonnelli del 1962 con totò sino a Contestazione generale del 1971 con Alberto Sordi. Alcune serie come Pinocchio del 2009 e alcune scene di Questione di karma dell’anno scorso con Fabio De Luigi sono state girate qui. In alcune scene iniziali della soap di origine brasiliana dal titolo Terra nostra del 2002 sono state girate a Civita.
Sono tantissimi gli eventi: tra cui la processione del Venerdì Santo in cui il Crocefisso viene sistemato su una bara e sfilato per le vie del paese; un altro evento interessante è il palio della Tonna dove le contrade si sfidano a dorso di asino. Durante il periodo natalizio, il borgo si anima grazie al Presepe vivente, dove i pastori, Maria, Giuseppe e gli artigiani sfilano per le vie del borgo. Per gli amanti dei film di animazione, sappiate che Civita è comparsa in un cartoon di Miyazaki dal titolo La città incantata. Proprio per questo fatto, moltissimi giapponesi, appena hanno saputo di alcune scene ambientate a Civita, si sono recati sul posto e il turismo, proprio grazie al film è aumentato di circa il 30%.