Una piccola frazione in provincia di Bagnoregio quella di Civita. Viene chiamata la città che muore o il paese che muore. Curiosi di scoprire il perché e cosa è possibile visitare nella località laziale? Vediamo insieme!
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Civita di Bagnoregio si trova nel Lazio, precisamente quasi al confine con l’Umbria e all’interno della meravigliosa Valle dei Calanchi in provincia di Viterbo.
I nomi che negli anni gli sono stati dati non invitano a una visita nel paese ma, proprio Civita di Bagnoregio viene considerato uno dei Borghi più belli d’Italia e viene visitato ogni anno da migliaia di turisti che arrivano da tutto il mondo. Il piccolo borgo regala un’atmosfera magica con il suo aspetto fuori dal tempo che si percepisce camminando tra gli stretti vicoli che lo compongono.
Civita di Bagnoregio
Il borgo si trova al centro della Valle dei Calanchi come abbiamo detto, tra due valli, quella del Fossato del Rio Torbido e quella del Fossato del Rio Chiaro. Un tempo queste valle era il punto di accesso che portava al Lago di Bolsena. Oggi il borgo conta solamente 16 abitanti. Per raggiungere la frazione bisogna attraversare un lungo viadotto di cemento armato che porta direttamente alla porta di accesso nel centro storico della città.
La piccola frazione risale all’epoca etrusca quando questo popolo colonizzò il Centro Italia, divenne poi una città solo in epoca romana. Per anni gli abitanti del borgo hanno dovuto lottare con l’erosione continua della collina e le frane costanti che continuavano a limitare l’accesso al centro storico. Per questo motivo era necessario creare ogni volta nuove vie di accesso alla cittadina. Il Bucaione infatti è proprio un tunnel di accesso che è stato scavato direttamente nella roccia sedimentata. Dall’epoca Medievale il borgo è rimasto praticamente immutato rendendolo anche per questo motivo uno dei Borghi più belli d’Italia. Da qualche anno la città sta vivendo un nuovo momento glorioso grazie alla grande quantità di turisti che arrivano per visitare la città, questo però ha reso necessario instaurare un accesso controllato per evitare di danneggiare le antiche strutture presenti.
Cosa fare e cosa vedere
Bisogna passare per il Comune di Bagnoregio prima di arrivare a Civita. Da qui potete lasciare l’auto e proseguire a piedi lungo il ponte che vi condurrà fino al “Paese che Muore“. Prima del percorso potrete vedere la grande statua che ogni giorno da Bagnoregio dà il buongiorno a Civita dall’altro lato della valle. Attraversando il ponte potrete ammirare lo spettacolo che regalano i magnifici paesaggi del Lazio, valli e calanchi scavati da millenni di erosione fino a che non arriverete alla Porta Santa Maria. Diversi anni fa le porte di accesso al borgo erano cinque che, nel corso dei secoli, sono state rese inutilizzabili dal progressivo smottamento e dall’erosione che ha sempre colpito questa piccola località. L’unico accesso, a oggi, per il borgo è Porta Santa Maria. Passando attraverso la porta potrete ammirare le decorazioni di leoni che schiacciano alcune figure umane. I leoni rappresentano gli abitanti di Bagnoregio che schiacciano i tiranni. Per accedere alla località dovrete pagare una piccola tassa di entrata (sono 3 euro durante la settimana e 5 euro nel weekend, nei festivi e nei prefestivi). Questa piccola tassa permette all’amministrazione di compiere alcuni lavori di restauro che sono costantemente necessario all’interno del borgo. Appena entrati un’atmosfera senza tempo vi incanterà. Le strutture medievali presenti creano stretti vicoli e si arrampicano sul colle come un labirinto. L’attrazione principale è, senza ombra di dubbio, il centro storico ma se volete apprezzare al meglio il piccolo borgo di Civita potete visitare i palazzi nobiliari dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemanni. Questi palazzi furono costruiti da queste importanti famiglie della zona di Viterbo durante il periodo del Rinascimento.
Tra musei e panorami mozzafiato
All’interno del Palazzo degli Alemanni è possibile visitare il Museo geologico e delle frane. Questo interessante museo racchiude al suo interno moltissime discipline: dalla geologia alla sismologia passando per l’archeologia. Qui viene mostrato il rapporto travagliato che il piccolo borgo ha sempre avuto con il suo territorio e presenta una grandissima attenzione al dissesto idrogeologico. Il centro è interamente orientato verso la piazza principale di Civita, piazza San Donato, dove si trova anche la chiesa principale del centro abitato che è stata costruita sopra un antico tempio etrusco. La chiesa rappresenta un meraviglioso esempio dell’architettura del cinquecento nella provincia di Viterbo. Al suo interno è possibile ammirare il grande crocifisso in legno realizzato nell’area fiamminga che risale al XVI secolo. Vi consigliamo di non seguire un itinerario preciso ma di perdervi tra i vicoli e le strette viuzze del borgo per riuscire a cogliere la vera essenza di Civita e scoprire anche i tesori più nascosti. Il Belvedere, è uno dei punti più spettacolari del centro storico, una piccola piazza affacciata direttamente su uno strapiombo da dove potrete ammirare una vista che vi lascerà a bocca aperta su tutta la Valle del Calanchi. Nel centro storico potrete trovare ottime trattorie e osterie dove, nonostante ci vivano solo poche persone ancora, potrete assaggiare prodotti tipici del territorio sia umbro che laziale. Riuscirete così a farvi interamente ammaliare da questo piccolo borgo laziale. Se siete amanti degli animali, a Civita vive una grande colonia felina che si è ben ambientata all’interno del piccolo borgo. Molto probabilmente questi “abitanti” sono molto più numerosi degli stessi abitanti di Civita di Bagnoregio.