Situato in una delle regioni balcaniche più instabili d’Europa, il Kossovo, a lungo conteso ed oggetto di scontro politico-sociale tra la Serbia e l’Albania, sorge il Monastero o Patriarcato di Pec. Questo complesso architettonico, risalente al medioevo ed appartenente alla chiesa ortodossa serba, comprende quattro chiese realizzate in epoche diverse nel corso del tempo.
La prima, quella dei SS. Apostoli, realizzata presumibilmente nei primi decenni del 13° secolo, a cui poi si sono aggiunte la chiesa di San Demetrio (nel 1320 circa), quella della Santa Vergine Hodegetria (circa nel 1330) ed infine alcuni anni dopo quella di San Nicola. Queste chiese evidenziano degli affreschi dal classico stile di pittura medievale serbo e conservano antiche icone, manoscritti ed oggetti religiosi di importante valore artistico. Anche per questo motivo, questo sito religioso è stato dichiarato patrimonio dell’umanità Unesco, nel 2006.
Arrivare e visitare il Patriarcato di Pec non è semplice per i turisti, considerando la situazione instabile della regione. Non esiste un collegamento aereo diretto tra l’Italia ed il Kossovo, ma si deve fare scalo in Germania, in quanto le uniche compagnie aeree che effettuano voli per questa località balcanica sono la tedesca Lufthansa e la Kosova Airlines. Atterrati a Pristina, la capitale, è possibile noleggiare un’automobile oppure prendere un autobus per Pec, tuttvia bisogna fare molta attenzione in quanto i collegamenti non sono in buono stato e si sconsiglia di viaggiare di notte o lasciare le strade principali.