La chiesa di Sant’Agnello a Maddaloni, in provincia di Caserta, è un luogo molto particolare in quanto presenta una complessa stratigrafia che va dal VI-VII al XVIII secolo. La chiesa si articola in tre navate divise da semplici colonne in muratura che rivelano strutture architettoniche della chiesa altomedievale, caratterizzata da ampie volute poggianti su semplici colonne di spoglio.
In alcune visite pastorali riportate in archivio è reso noto il fatto che nella chiesa si trovavano numerose cappelle laterale, perse con gli adattamenti posteriori. La storiografia ottocentesca fa riferimento a lavori si sistemazione dell’altare realizzati a inizio ‘700 e riporta informazioni sul tetto, il quale doveva essere formato da semplici travi a vista. Le volte in foglio alla siciliana devono quindi essere state realizzate nella seconda metà del 1800, le volte ottocentesche, i lavora di ristrutturazione del pavimento e la sostituzione dell’altare prime esistente con uno rivestito in marmo.
In sostanza, i lavori principali della chiesa risalgono al XIX secolo.
Tutte queste lavorazioni e migliorie sono purtroppo andate distrutte in gran parte negli anni ’80 del secolo scorso. Il terremoto del 1980 fa inferto parecchi colpi alla antica struttura della chiesa e, poco tempo dopo, a seguito di un’eccezionale nevicata, il tetto è crollato ed è stato sostituito a titolo provvisorio da una rivestimento in carpenteria metallica che non è più stato sostituito.
Successivamente, una ricerca scriteriata ha comportato la demolizione di numerosi elementi dell’architettura settecentesca nel tentativo di analizzare la struttura primigenia dell’edificio. E’ stato ideato un progetto di ristrutturazione che prevede la reintegrazione delle parti settecentesche demolite dove possibile, rendendo distinguibile l’intervento, la reintegrazione in forme semplificate delle parti architettoniche non interamente ricostruibili per mancanza di sufficienti elementi, e la sistemazione delle superfici esterne. E’ attualmente in corso una campagna promossa dal Fai a favore del salvataggio della chiesa, ideata e supportata soprattutto dai cittadini di Maddaloni. Per riscoprire e mantenere “viva” la chiesa, vengono costantemente organizzate serate, eventi culturali o feste all’interno o nei pressi della chiesa. Quest’ultima quindi non rappresenta soltanto un luogo di grande interesse culturale e archeologico per la sua singolare stratificazione, ma anche un luogo sede di numerosi eventi culturali e enogastronomici locali.
Raggiungere il paese e la chiesa è molto semplice. Venendo da Napoli lungo la A3 in direzione di Caserta, svoltare allo svincolo per la A1/E45 in direzione Caserta/Roma/Avellino/Bari/Tangenziale/Aeroporto. Prendere in seguito la SS87 e poi svoltare e proseguire per la ss265. Alla rotonda, prendere la prima uscita per Via Napoli (sempre SS265). Svoltare a sinistra in Via Pietro Colletta e proseguire in direzione Stazione/Ospedale. Alla rotonda prendere la prima uscita e introdursi in Via Matilde Serao e dopo pochi chilometri girare in Via Libertà. Svoltare per la Statale 7 Via Appia e proseguire per un paio di chilometri fino a trovarvi a Maddaloni.