Se sei in piedi in un negozio di alimentari sconcertato dai tanti tipi di caffè in vendita, ho un semplice trucco che ti aiuterà a determinare la qualità del caffè scelto.
Basta mettere un cucchiaio di caffè in cima a un bicchiere di acqua ghiacciata.
Se il caffè rimane in cima all’acqua e non affonda dopo pochi minuti, è stato opportunamente lavorato. Continuate a leggere per scoprire perché questo trucco funziona.
* Naturalmente, ci sono molti altri fattori in gioco, come la qualità di tostatura e le fonti, cioè un solo tipo di caffè o una miscela di più semi. Qual è il sapore del caffè di alta qualità?
Il caffè di alta qualità dovrebbe equilibrare acidità, dolcezza e amarezza in un sorso, con un sapore liscio e senza note dolenti.
Non si dovrebbe avvertire il gusto di bruciato, carbonizzato o crudo. Dovrebbe avere sapori complessi e sfumati quindi non blandi. Non dovrebbe essere eccessivamente dolce, amaro o acido. Si dovrebbe sentire liscio sulla lingua. Potrebbe avere sapori fruttati, floreali o terrosi. Dovrebbe lasciare la voglia di un altro sorso, senza zucchero o latte. Qual’ è la tostatura corretta? Ci sono tre passaggi fondamentali per ottenere una tazza di caffè di alta qualità: buon chicchi di caffè , una buona tostatura e un buon sistema di filtraggio.
Di questi tre, la torrefazione potrebbe essere la più importante, seguita passo dopo passo.
Il processo di torrefazione produce il caratteristico sapore di caffè, caratterizzando l’odore, la densità e il colore. Una tostatura leggera permetterà al seme di conservare le sue caratteristiche originali e naturali. Al contrario una tostatura più intensa, renderà impossibile distinguere la provenienza del chicco. Il problema della tostatura
La reazione di Maillard è una reazione chimica tra amminoacidi e zuccheri naturali i che provocano l’imbrunimento del cibo e i suoi forti sapori.
La reazione di Maillard si intensifica a circa 200 gradi Celsius (392 gradi Fahrenheit). Quando un chicco di caffè raggiunge questa temperatura, si sentir il tipico suono, noto come il “primo crack”, che segna l’inizio della torrefazione che può avvenire in due modi diversi : nel primo sistema il caffè viene tostato più esternamente che internamente, comportando anomalie gustative, il secondo metodo nettamente migliore, uniforma la tostatura, e quindi pone maggior attenzione all’aroma del caffè. Durante la tostatura il chicco di caffè subisce alcune trasformazioni ovvero la caramellizzazione degli zuccheri e la carbonizzazione della cellulosa, che donano al chicco il suo colore tipico, e il caratteristico aroma del caffè tostato. Il caffè macinato affonda? Emmanuel, la nostra guida nella piantagione di caffè sostenibile Finca Rosa Blanca, ha spiegato che il modo migliore per sapere se il caffè è stato tostato bene è di mettere un cucchiaio di caffè macinato in cima a un bicchiere di acqua ghiacciata. Se il caffè finisce sul fondo entro pochi minuti, il processo di torrefazione non è stato eseguito uniformemente mentre se non percola (anche dopo una mezz’ora), hai un caffè tostato correttamente.