La malaria è una malattia infettiva causata nell’uomo da 4 specie di protozoi del genere Plasmodium. Dei L’uomo contrae l’infezione dalla zanzara femmina del genere Anopheles; ne esistono centinaia di specie variamente distribuite in tutti i continenti. Dopo la puntura infettante (quasi sempre inavvertita), i parassiti si sviluppano nel fegato dell’uomo senza causare sintomi; è questo il periodo di incubazione, della durata variabile secondo le specie ed i ceppi.
Una volta raggiunti i globuli rossi inizia la fase sintomatica caratterizzata principalmente dalla febbre accompagnata molto spesso dai brividi, dalla cefalea, da anemia e da manifestazioni gastrointestinali come vomito e dolori addominali. Tutti i farmaci disponibili hanno effetti collaterali di vario grado che ne diminuiscono la tolleranza e di conseguenza riducono l’efficacia del trattamento. La protezione nei confronti delle zanzare resta tuttora la migliore difesa contro l’infezione malarica.
Un’adeguata protezione nei confronti delle punture di insetto consente di ridurre del 90% il rischio di malaria. La scelta della profilassi dipende da molteplici elementi: la distribuzione geografica delle specie di plasmodi, la prevalenza dell’infezione nella regione visitata, la resistenza ai farmaci da parte di P.falciparum, le caratteristiche individuali della persona e la possibilità di adottare misure di protezione dalla puntura dell’insetto. Le indicazioni devono essere valutate sulla base dei benefici e dei potenziali rischi e delle specifiche controindicazioni di ogni farmaco.