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Il Carnevale è una festa meravigliosa e in grado di coinvolgere grandi e piccini, ma come nasce esattamente? Ebbene, il Carnevale è nato molto prima dell’avvento del cristianesimo ed era una celebrazione nota in molti calendari religiosi pagani. È stato ipotizzato che il carnevale abbia avuto origine circa 5000 anni fa presso gli Egizi, mentre altri sottolineano che si tratta dei Greci, dal momento che in entrambe le culture vi erano festeggiamenti che si svolgevano intorno ai cicli della natura e dell’universo.
Nell’antichità, molto prima dell’avvento del cristianesimo, si celebravano i solstizi d’inverno e d’estate, gli equinozi di primavera e d’autunno. E quelle stesse persone erano riluttanti a rinunciare a queste celebrazioni, anche dopo essere diventate cristiane.
La parola carnevale deriva dalle parole latine carnis (carne) e levare (“tralasciare”), perché subito dopo il carnevale arriva la Quaresima: 40 giorni di sacrificio in cui non si mangia carne prima della Pasqua.
Come nasce il Carnevale: storia, tradizioni, celebrazioni
A Venezia
Il Carnevale di Venezia raggiunse il suo apice nel XVIII secolo, un’epoca in cui aristocratici provenienti da molti luoghi diversi partecipavano alla festa, e persino principi e nobili fuggivano per godersi l’evento.
Per non essere riconosciuti e mantenere così l’anonimato in situazioni di trasgressione, i personaggi della nobiltà utilizzavano le maschere primitive note come Larva e Moretta. La Larva era una maschera bianca che faceva parte di un costume noto come Bauta.
La Moretta era indossata dalle donne ed era una maschera ovale con un velo nero.
Per secoli è stata la via di fuga dei cittadini per sfuggire al grande controllo del governo veneziano. Con l’occupazione di Venezia da parte dell’esercito napoleonico, il Carnevale fu proibito e fu recuperato nel 1979.
In Brasile
Il Carnevale brasiliano ha le sue origini in due aspetti, il primo legato alle tradizioni romane che hanno portato all’Europa della conquista. E il secondo è il risultato del processo di commercio degli schiavi.
Possiamo dire che il Brasile è un Paese in cui le colonie europee hanno lasciato tracce dissimili e hanno forgiato una tradizione fatta di usanze, balli tipici e gioie diverse in ogni regione. Questo ha fatto sì che il Carnevale assumesse forme diverse in ogni luogo.
Per esempio, la celebrazione di Rio de Janeiro, che ha luogo quattro giorni prima del Mercoledì delle Ceneri, si svolge nel Sambadromo. Ma in città come Bahia e Recife, le celebrazioni si svolgono direttamente nelle strade e i presenti ballano al suono di trii elettrici.
Attualmente i carnevali sono più elaborati e prevedono la partecipazione delle famose “scolas” di samba. A Rio de Janeiro, ad esempio, ci sono più di 70 scuole di samba e tutte possono essere viste sfilare durante i 4 giorni del Carnevale.
In Uruguay
Anche la storia del Carnevale uruguaiano proviene dall’Europa. I conquistatori portarono le loro tradizioni, le loro leggende e le loro celebrazioni cristiane e pagane. In epoca coloniale, nei giorni di Carnevale, gli schiavi neri di Montevideo si coprivano con tuniche colorate e uscivano per le strade per recarsi alle mura della città, ai piedi delle quali potevano cantare le loro canzoni ed esibirsi nelle loro danze.
I primi gruppi carnevaleschi risalgono agli anni Sessanta. Poi sono nate le prime murghe, anche se all’epoca erano conosciute come mascherate. Si stima che la prima comparsa, Raza Africana, sia stata creata nel 1865.
In Argentina
Le culture indigene del nord si fusero con l’influenza spagnola, un sincretismo da cui nacquero carnevali unici, come quelli celebrati a Jujuy, Salta o La Rioja. Lungo la costa, nei carnevali di Gualeguaychú e Corrientes, dominano le sfilate di influenza brasiliana, che a loro volta hanno ereditato costumi africani ed europei.
Queste celebrazioni hanno avuto periodi diversi, a seconda della situazione sociale che si stava verificando in Argentina. Ad esempio, durante la dittatura, questo tipo di manifestazioni di strada furono interrotte, tanto che in seguito, a partire dal 1983, l’attività riprese.
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