Trieste, nei primi anni del secolo scorso, era considerata una città di “frontiera”, in quanto, sia pure nel territorio dell’Impero Austro-Ungarico, era fervente di ideali irredentisti e di giovani patrioti italiani, pronti alla lotta per trasformarla in città italiana.
In questo clima si inaugura nel 1914 il Caffé San Marco, che ben presto diviene ritrovo di intellettuali, studenti e appunto irredentisti della città. E per tale motivo, chiuso quasi immediatamente dai soldati austroungarici nel 1915. Negli anni seguenti, dopo un periodo di abbandono, questo storico caffè è stato restaurato e riaperto.
Negli anni di apertura, è stato un centro culturale attivo e ritrovo di intellettuali di altissima levatura, come Italo Svevo, Umberto Saba, James Joyce, fino al più recente Claudio Magris.
Per questo motivo insignito dell’onorificenza di “locale storico d’Italia”. Per chi volesse visitarlo e sorseggiare qualche buon caffè tra le sue mura calde e dal sapore antico, si trova in Via C.Battisti 18, vicino alla Stazione Centrale di Trieste. Partiti da qui, basta prendere via Milano e poi Via Carducci e svoltare su Via Battisti.