Una svolta per i vostri viaggi futuri: una pratica legale, anche se poco gradita dalle compagnie aeree, ti permette di risparmiare parecchi soldi sui biglietti aerei. È molto semplice e si sta diffondendo a macchia d’olio negli ultimi mesi. Vogliamo svelarvi come si fa.
Hidden City Ticketing
Si chiama Hidden City Ticketing, cioè “biglietti della città nascosta”, la tattica per risparmiare sui voli e si basa su un meccanismo molto semplice: prenotare un volo con l’intenzione di scendere in una città, mentre poi ci fermiamo in quella dove avviene lo scalo.
Uno stratagemma che, come tutte le cose, ha un rovescio della medaglia: infatti, il limite di questa pratica sta nel bagaglio, dato che si può soltanto portare quello a mano, in quanto se lo si mette in stiva viene consegnato solo all’aeroporto della destinazione finale.
Questa pratica è nata negli Stati Uniti, circa trent’anni fa, in cui migliaia e migliaia di persone riescono a spostarsi da una città all’altra a prezzi low cost. I dollari risparmiati sono davvero tanti: se un volo con tratta Orlando-New York costa 300 euro, prenotandone uno Orlando-Boston, con scalo a New York, spendiamo soltanto 160 euro.
Ma questo succede anche in Italia, per semplici tratte come Venezia-Roma: basta acquistare un biglietto per Napoli, con scalo nella capitale per risparmiare più della metà.
Questo perché le compagnie aeree stabiliscono il prezzo di mercato dei biglietti sulla base della domanda e non dei reali costi e molto spesso, pur di mantenerli alti, decidono di rimuovere dei voli, nonostante vi sia una domanda rigida.
La logica dell’Hidden City Ticketing is basa sulla logica dell’Hub, aeroporto in cui viene convogliata la maggior parte del traffico aereo e dal quale poi viene distribuito verso le altre destinazioni, chiamate Spoke. Ecco perché nasce questa maggior quantità di collegamenti, diretti e non, tra molti aeroporti. Le tariffe sono fissate sulla base della richiesta tra la prima destinazione e quella finale e nel caso in cui la partenza o l’arrivo combacia con l’aeroporto Hub, il prezzo tende a crescere, mentre se l’aereo arriva o parte da un aeroporto Spoke, il prezzo sarà più basso, in modo significativo.
È nato perfino un sito web che aiuta i passeggeri a scoprire offerte vantaggiose, utilizzando appunto questo metodo. Una pratica un po’ controversa, che ha scatenato l’indignazione delle compagnie aeree, che negli ultimi mesi, oltre ad aver fatto causa al sito, per alimentazione della concorrenza sleale, e, in America, con il divieto esplicitamente scritto (punto 6 comma J del contratto di trasporto), ha iniziato a notificare i passeggeri che non sono scesi alla destinazione prevista, complicando i rapporti futuri con la stessa.
Un rischio che non tutti hanno il coraggio di prendersi, dato che, se un passeggero viene colto in flagrante deve ripagare la tariffa intera del viaggio, per essere venuto al contratto di trasporto oltre ad aver causato danni ai potenziali passeggeri, riducendo i posti disponibili, che avrebbero potuto essere usufruiti da altre persone.
Perciò, prima di prenotare, valutate bene tutti i pro e i contro di questo stratagemma. Buon viaggio!