Come si celebra il Venerdì Santo nel mondo

Tutte le curiosità su come si celebra il Venerdì Santo nel mondo, tra tradizioni e liturgie.

Il Venerdì Santo per le Chiese Cristiane è un momento molto importante e solenne, perché ricorda la passione e la crocifissione di Gesù, ma come si celebra nel mondo? Un viaggio alla scoperta delle tradizioni e delle celebrazioni nei vari Paesi.

Come si celebra il Venerdì Santo nel mondo

Tra i momenti più solenni del Triduo Pasquale, quello del Venerdì Santo è uno dei più sentiti dai fedeli.

Il venerdì che anticipa la Pasqua è il momento in cui i cristiani commemorano la passione e morte di Gesù con riti e pratiche speciali.

Una giornata, quindi, di tradizioni e di usanze che uniscono i fedeli di tutto il mondo in un momento di raccoglimento e riflessione.

Scopriamo, quindi, quali sono le tradizioni e le celebrazioni legate al Venerdì Santo.

Digiuno

Come nel caso del Mercoledì delle Ceneri, in occasione del Venerdì Santo e degli altri venerdì di quaresima, i fedeli sono invitati al digiuno per i più grandi o all’astinenza dalla carne per i più piccoli. Si tratta di un segno di penitenza per i peccati.

Messe e celebrazioni

Il giorno del Venerdì Santo è detto aliturgico, questo perché non viene celebrata la messa.

La liturgia si suddivide in tre parti: la liturgia della Parola con le letture della Passione, l’adorazione della Santa Croce e la liturgia eucaristica in cui si distribuisce la Comunione consacrata il giorno precedente.

L’eucarestia viene, quindi, benedetta in occasione del Giovedì Santo, che ricorda l’ultima cena di Gesù con gli apostoli.

Il venerdì prima della Pasqua è una giornata di silenzio e adorazione. Non suonano le campane e le chiese rimangono silenziose.

Tradizioni

In Italia convivono diverse tradizioni legate al Venerdì di Pasqua. Ad esempio, in Piemonte risiede una delle più antiche rappresentazioni del Venerdì Santo.

Si tratta di una reliquia vivente del passato, risalente a tre secoli fa, che si svolge durante la Settimana Santa, con cadenza biennale, a Romagnano Sesia, in provincia di Novara.

Invece, in Abruzzo, a Chieti, si svolge quella che è ritenuta la più antica Processione del Cristo Morto in Italia.

Restando in Abruzzo, molto evocative sono anche la Processione della Settimana Santa di Teramo, la Processione degli Incappucciati di Lanciano, sotto la storica organizzazione dell’Arciconfraternita Morte e Orazione (1608), e la processione della Settimana Santa di Sulmona.

Nella regione del Molise, a Campobasso, dal 1626 si celebra la calorosa e devota processione del Cristo morto e della Madonna Addolorata. Un momento particolarmente sentito dai cittadini.

In Sicilia, invece, fede e folclore si uniscono dando vita a delle vere e proprie “rievocazioni” del giorno della morte di Gesù. Tra questi ricordiamo l’incontro delle statue di Gesù e la Madonna prima della crocifissione.

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