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Il Carnevale a Venezia è un evento imperdibile, perchè non solo ci si diverte, ma si riesce a entrare nel vivo della cultura cittadina, grazie a una tradizione che affonda le sue origini nel primo Medioevo.
Come si festeggia il Carnevale a Venezia?
Se siete curiosi e volete sapere di più su questa particolare festa, allora questo è l’articolo che fa per voi: scopriremo le origini e i significati che stanno dietro il Carnevale veneziano, un tripudio di colori, fantasia e divertimento.
La storia e le origini
La storia del Carnevale di Venezia ha inizio nel lontano 1296, quando il giorno precedente all’inizio della Quaresima, viene dichiarato festività. In questo giorno ogni abitante della città ha il diritto di divertirsi, senza freni, un momento in cui tutto è giustificato e lecito.
Insomma, un modo per dar sfogo a follie, per poi dedicarsi a un comportamento ligio durante il periodo dei 40 giorni prima della Pasqua.
Ma da dove prende ispirazione il Carnevale? Le risposte sono due: la prima festività a cui viene fatto riferimento sono i Saturnali romani, un giorno in cui schiavi e persone meno abbienti potevano scendere per le strade e festeggiare, senza paure e timori.
La seconda è quella dei culti dionisiaci dell‘Antica Grecia, in onore del dio della follia e della passione, Dioniso.
Durante questa festa ogni follia, ogni azione euforica era lecita, così da liberare la propria anima dalle catene della morale imposta dalla società.
Le maschere
L’utilizzo delle maschere era principalmente legato al fatto che chi le indossava era legittimato a fare qualsiasi cosa, tanto la sua identità era protetta dal travestimento, nessuno lo avrebbe riconosciuto.
Il Carnevale di oggi
Dopo un periodo difficile, oggi il Carnevale di Venezia è tornato in tutto il suo splendore: dura 11 giorni e va dal sabato che precede il Giovedì Grasso sino al Martedì Grasso.
Due sono gli eventi che lo rendono così speciale: la Festa delle Marie e il Volo dell’Angelo o Volo della Colombina.
Il primo, consiste nel far sfilare, le dodici Marie, nel pomeriggio del primo sabato del Carnevale con tanto di sbandieratori, musicisti e damigelle d’onore, tutti diretti verso Piazza San Marco.
Il secondo invece vede un uccello meccanico dal Campanile di San Marco scendere fino al Palazzo Ducale. A metà percorso una botola nel suo ventre si apre e libera coriandoli e caramelle sulla folla.