La città di Coober Pedy, in Australia, stupisce con la sua vita sotterranea, in un territorio che si estende sotto il suolo tra gallerie, grotte.
L’incredibile cittadina di Coober Pedy, nell’Australia Meridionale, è la particolare località i cui abitanti vivono sotto il suolo per sfuggire alle elevate temperature del deserto. Anche nota come Capitale mondiale dell’Opale, Coober Pedy nasconde curiosità e una vita intensa al riparo dal sole cocente.
Ci troviamo nell’area desertica dell’Australia Meridionale, dove le temperature durante tutto l’anno arrivano a toccare i cinquanta gradi. Nascosta sotto il suolo si estende la piccola città di Coober Pedy, che prende il nome dall’uomo che ha trovato la più grande ricchezza del suolo: l’opale.
Anche conosciuta come la capitale mondiale dell’Opale, Coober Pedy conta ben 70 campi di estrazione che la rendono la maggior produzione di opale al mondo.
Tuttavia, la cittadina australiana, fondata nei primi anni del Novecento, vive nel sottosuolo e attira anche migliaia di turisti ogni anno, incuriositi dalla vita sotterranea degli abitanti. Questi, infatti, vivono in grotte e hanno scavato tunnel per sfuggire al calore del giorno e al freddo della notte.
L’uomo ha sempre trovato un modo per adattarsi al territorio, così come nel caso dei cittadini di Coober Pedy. Dall’alto potrebbe sembrare quasi una città abbandonata, con qualche casetta, poche locande e ristoranti, la stazione di polizia, una scuola e un ristorante. Tutto sembra fermo al di sopra del suolo.
Ma la vita si trova sotto, celata tra le gallerie e le case, anche note come rifugi, che gli abitanti hanno sapientemente costruito sotto terra. Infatti, la città sotterranea permette ai cittadini di godere di temperature costanti durante tutto l’anno, lontani dall’afa del giorno e le il clima rigido della notte.
L cittadina australiana, tuttavia, vanta anche attrazioni che incuriosiscono e attirano turisti da ogni parte del mondo. Infatti, i viaggiatori possono visitare i musei sotterranei, i negozi dove si vende l’opale, la galleria d’arte, le chiese sotterranee e, naturalmente, le miniere d’opale.
Ad oggi gli abitanti che popolano la cittadina sono circa 3000, provenienti da 45 paesi differenti. La città visibile dall’esterno sembra un luogo semi-abbandonato, con qualche edificio sparso qua e là. Invece, la parte della città situata sotto il suolo è strutturata con un’intricata rete di tunnel sotto il deserto e oltre 1500 case e abitazioni, chiamate dai locali dug-outs.
Inoltre, per mantenere l’aria respirabile, la città è provvista di un sistema di sfiatatoi che regolano l’umidità.