Tutte le informazioni sui sentieri trekking e le ferrate del Corno Piccolo del Gran Sasso.
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Il Corno Piccolo del Gran Sasso è il luogo ideale per intraprendere dei percorsi trekking o affrontare le ferrate. Un luogo spettacolare, dedicato agli animi più avventurieri che amano superare i propri limiti.
In Abruzzo vi sono tante montagne da scalare e che regalano vedute mozzafiato sulle vallate circostanti.
Tra i paesaggi più suggestivi che si possono ammirare nella regione abruzzese troviamo il Gran Sasso, ricco di sentieri escursionistici e di vie ferrate.
Un luogo speciale in cui affrontare un percorso trekking è il Corno Piccolo, la seconda montagna del Gran Sasso d’Italia dopo il Corno Grande.
La vetta del Corno piccolo è raggiungibile tramite la via normale, e attraverso la spettacolare “ferrata Danesi”. Un’altra ferrata, la “Ventricini”, consente di aggirare il corno Piccolo a Nord-Nordest. Un punto di partenza per l’ascesa rocciosa al Corno piccolo è il rifugio Carlo Franchetti, ai piedi della parete est.
Vediamo, quindi, quali sono le informazioni da conoscere prima di partire per l’avventura fino alla vetta del Corno Piccolo del Gran Sasso.
La lunghezza del percorso è di 11,53 chilometri, con un dislivello complessivo di 1179 metri. Un percorso non facile, che richiede poco meno di 10 ore se si comprendono le soste. Infatti, il livello di difficoltà è alto, rendendo il percorso adatto solamente a Escursionisti Esperti Attrezzati.
La via di avvicinamento al Corno Piccolo e in maggior parte sul percorso della Via Normale per Corno Grande quindi, parcheggiata la macchina nel piazzale di Campo Imperatore, si inizia a salire passando sulla sinistra dell’Osservatorio Astronomico. Il sentiero CAI con alcuni tornanti porta a un primo bivio. Si devia a destra seguendo il sentiero che attraversa delicatamente i pendii della Portella fino ad arrivare sulla Sella di Monte Aquila. Percorrendo il sentiero ben segnalato si giunge all’inizio della Via Ferrata.
La Via Danesi parte subito con un ripido sentiero su una scomoda ghiaia. Saliscendi fanno attraversare dei canali consentendo di prendere quota fino ad arrivare alla ferrata vera e propria. Questa si presenta inizialmente con alcune scalette verticali fissate alla roccia e poi con cavi d’acciaio posti lungo dei ripidissimi canali rocciosi. Si prosegue lungo qualche passaggio in arrampicata di 2° grado e ancora scalette e cavi fino ad arrivare al famoso “buco” da attraversare. Oltrepassato quest’ultimo, ancora un ripido tratto tra le rocce con passaggi di 2° grado fino ad arrivare sulla cresta da dove, s’inizia a vedere la Costa Adriatica e la vetta non lontana. Si traversa sul versante Est seguendo i bolli CAI fino a un risalto da superare ancora con un cavo metallico, che consente di arrivare alla base della vetta su cui si sale sfruttando l’ultima fune metallica del percorso.
L’altitudine massima che raggiunge il Corno Piccolo del Gran Sasso è di 2655 metri sopra il livello del mare. La sua altitudine rende i percorsi non adatti a chi non ha esperienza nel trekking e nelle vie ferrate. Si tratta, infatti, di percorsi dedicati ai più esperti.