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Coronavirus e turismo: tutti gli effetti del virus sul mondo dei viaggi nel 2020. Vediamo quali sono le conseguenze del virus che ha avuto origine nella città cinese di Wuhan.
Gli effetti di questo devastante virus iniziano a vedersi anche in Italia, soprattutto nel settore turistico.
Infatti, con un forte calo delle prenotazioni ed un aumento delle disdette delle prenotazioni, il nostro paese subirà un grande disagio anche sul fronte economico.
Infatti, il forte calo della spesa turistica dovrebbe avere un impatto negativo sulla crescita soprattutto in Italia, più di altri paesi come Francia e Spagna.
Le prenotazioni sono in calo soprattutto in destinazioni turistiche come la Toscana e Venezia, mentre Milano, secondo il sindaco, sta perdendo 4 milioni di euro al giorno in vendite mancate e prenotazioni cancellate.
Tra le città che stanno subendo più cancellazioni troviamo, inoltre, Roma e Firenze. In questo scenario vediamo Germania e Italia come i paesi più esposti.
Aeroporti
A causa del coronavirus, gli aeroporti stanno vivendo un momento difficile, con voli cancellati e tratte annullate da e per la Cina.
A Roma, ad esempio, nell’aeroporto di Fiumicino si è dato il via ai controlli delle temperature dei passeggeri attraverso termoscanner per chi vola sia nel territorio nazionale, sia a livello internazionale.
Si tratta di un’operazione molto veloce, che dura poco più di un secondo. Si passa semplicemente sotto una sorta di telecamera collegata al tablet degli operatori sanitari.
Se risulta che la temperatura è superiore ai 37.5, non si accendono allarmi o sirene, ma semplicemente un medico chiede al passeggero di accompagnarlo in un box in cui chiede la città di provenienza e i contatti avuti. Per passare dal termoscanner, se si indossano cappelli e occhiali, sarà chiesto di toglierli per consentire la misurazione della temperatura.
Alberghi
Il coronavirus, quindi, può mettere in crisi il settore turistico italiano, e lo stiamo già vedendo in queste settimane. Infatti, le disdette di prenotazione da parte di viaggiatori individuali che hanno deciso di venire nel nostro Paese ammontano al 4% degli arrivi entro il 28 febbraio e al 3% entro il 30 marzo.
Più contenuto, invece, è il risultato negativo dei viaggi di gruppo, che registrano il -2% per gli arrivi entro il 30 marzo e la stabilità entro il 30 marzo e oltre. Si impennano, tuttavia, le disdette per i gruppi scolastici, con un aumento dell’8% del prenotato con arrivi entro il 28 febbraio, il 7% entro il 30 marzo e l’1% entro il 30 giugno.
Come gli alberghi, a soffrire è il settore dello shopping di lusso che aveva come maggiori clienti proprio i cinesi. Infatti, tra i turisti extra-europei, i cinesi sono quelli che in Italia spendono di più, secondo una ricerca di Planet, fornitore globale di servizi a pagamento.
Quando previsto riapertura alberghi