Balli, festeggiamenti, brindisi e fuochi d’artificio sono terminati, la notte si è da poco conclusa, il vecchio anno ci ha lasciato e il nuovo, sempre ricco di speranze, ha fatto capolino tra un trenino a suon di samba e un buon piatto di cotechino e lenticchie.
E quale miglior modo di iniziare il nuovo anno se non passarlo nella bergamasca? Bergamo è sempre bella, anche alle prime luci dell’alba del primo giorno dell’anno, quando ormai di dormire non se ne parla e, ingerita una buona dose di caffè nero bollente, vale la pena approfittare del tempo libero, per scoprire la bellezza di una città sospesa tra passato e futuro. Scopriamo cosa fare il primo dell’anno a Bergamo.
Le origini della città
La nascita di questa città è davvero remota: si parla del 223 a.C. con l’insediamento di un accampamento celtico; il tempo poi alterna Romani, Longobardi e Franchi fino all’epoca dei Comuni, periodo storico durante il quale Bergamo inizia ad assumere quelle caratteristiche che la renderanno unica per bellezza architettonica e artistica. La casa sul monte è l’origine del suo nome: Casa=heim e monte=Berg, così la chiamavano i Celtici, i Longobardi e i Franchi, era invece Bergomum per i Romani; è proprio il monte che, nei secoli l’ha sempre più caratterizzata e resa unica, ed è proprio dall’alto di questo monte che si potrà iniziare una splendida giornata di inizio anno.
Cosa fare il primo dell’anno a Bergamo
La funicolare che da Bergamo Bassa porta a Bergamo Alta funziona da oltre 120 anni, collegando le due sezioni cittadine con una ripida salita dalla quale il panorama circostante è davvero mozzafiato. Il servizio è attivo anche il giorno 1 gennaio 2020.
Lo skyline della città è dominato dalle imponenti Mura Venete; sarà fantastico e anche molto utile per smaltire gli effetti della festa della sera precedente, passeggiare lungo i 5 km di camminamenti delle mura che, per la loro bellezza sono entrati a far parte del Patrimonio dell’Unesco. Il percorso è costellato di cannocchiali utili ad ammirare ciò che a occhio nudo sembra quasi invisibile, come ad esempio una veduta di Milano.
Un’altra area da non perdere è quella del Parco dei Colli, tante scalette da salire o scendere alla scoperta del cuore verde, ammirando particolari terrazzamenti e boschi in piena città. La sosta relax è d’obbligo e, per tenersi leggeri dopo il gran cenone di fine Anno, una croccante e dolce stracciatella è l’ideale, meglio se gustata a “La Marianna“, la gelateria dove vide la luce questo delizioso gelato alla panna e croccante di cioccolato fondente. La gelateria si trova in Colle Aperto.
Il primo giorno dell’Anno non può mancare un simpatico rito scaramantico quanto augurale e, come insegnavano tutte le nonne bergamasche: “or si va a toccar le palle del Colleoni!” Il luogo è ovviamente la Cappella Colleoni, sulla cancellata della quale, si trova lo stemma della casata raffigurante i “gioielli” del condottiero, nella misura di tre esemplari, sempre lucide e pronte ad essere energicamente sfregate per ottenere grandi soddisfazioni dal futuro.
Oltre però a questi consigli tra il goliardico e lo sportivo, Bergamo offre la possibilità di un’ammaliante passeggiata all’interno delle sue antiche mura, tra vicoli e palazzi, cortili e corti nascoste, piccole botteghe artigiane e deliziosi locali dove gustare un piatto di Casoncelli o una fetta di Torta Doninzetti. Ma un evento su tutti caratterizzerà la giornata dell’1 gennaio 2020 a Bergamo, il Concerto di Capodanno all’interno dell’incantevole Teatro Doninzetti. Alle ore 17.00, l’orchesta de La Magnifica Comunità sotto la direzione di Enrico Casazza, per questa occasione anche violino solista, festeggeranno l’arrivo del 2020 interpretando musiche di Vivaldi; il concerto verrà inaugurato con l’esecuzione delle Quattro Stagioni. È un’occasione da non perdere per la suggestione dell’ambiente dove le note che risuoneranno per dare il benvenuto al nuovo Anno, non potranno che regalare emozioni degne di un festa così tanto attesa.