Bari, storia e arte e, perchè no, anche un bel piatto di orecchiette.
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Bari è il capoluogo della Puglia ed una delle poche vere metropoli del Sud Italia. La sua importanza nasce sicuramente dalla sua storia millenaria come importante porto commerciale sull’Adriatico. Scopriamo cosa vedere a Bari in un giorno.
Le prime testimonianze umane si attestano intorno al 4000 a.C., ma è in epoca classica che il centro diviene un importante luogo di scambi fra Italia e Grecia. Quando i romani la conquistano, ne riconoscono l’autonomia, dotandola di una propria zecca.
Successivamente alla caduta dell’Impero, si sono susseguite le dominazioni barbariche, in costante conflitto con l’Impero Bizantino che si contendevano il territorio. Fra le variegate popolazioni che hanno governato la città vi sono anche i saraceni, che ne fecero la capitale di un piccolo stato musulmano.
Normanni, Angioini, Aragonesi, Sforza ed addirittura i sovrani di Polonia si sono succeduti nel controllo della città, lasciando segni tangibili tanto nella cultura locale quanto nell’architettura e nell’arte.
Date le premesse, è inevitabile come la città pulluli di testimonianze storiche interessanti e luoghi di rilevanza artistica.
Il fulcro di questo passato viene rappresentato in particolare dal Castello Normanno e Svevo. Il sito presenta resti risalenti al periodo Greco-Romano che testimoniano come la difesa militare dell’importante porto commerciale sia sempre stata una priorità per il benessere dei baresi.
La fortezza come la vediamo oggi è stata eretta per volontà del re Normanno Ruggiero II. Invasioni e dominazioni successive ne hanno stravolto le caratteristiche architettoniche, come pure la destinazione d’uso. Federico II di Svevia ne fece una delle sue residenze. L’ultima sovrana ad abitarci fu Bona Sforza, sovrana consorte di Polonia, Granduchessa di Lituania e appunto di Bari, che vi abitò fino alla morte, nel 1557.
Successivamente fu adibita e prigione sotto il Regno di Napoli, oggi è un museo che contiene tesori come la gipsoteca: una mostra di riproduzioni in gesso dei principali monumenti pugliesi.
Se il Castello rappresenta il potere politico e militare, il simbolo religioso della città è la Cattedrale di San Sabino. Un perfetto esempio dello stile Romanico Pugliese, eretta a cavallo fra dodicesimo e tredicesimo secolo per volontà dell’Arcivescovo Rinaldo, sui resti dell’antica Cattedrale Bizantina.
La semplicità delle linee ed il bianco della pietra caratterizza tanto la facciata quanto l’interno dell’edificio. Sotto il livello stradale si può visitare il cosiddetto succorpo, ovvero ciò che resta degli edifici di culto precedenti, potendo così apprezzare le sfaccettature culturali del territorio.
Detto degli edifici storici principali, una visita alla città di Bari non può prescindere da una passeggiata nei vicoli della città vecchia. In particolare, la camminata per la cosiddetta “via delle orecchiette” permette di immergersi nelle tradizioni locali che qui sono ancora molto sentite, in particolare in cucina.
Le signore che ogni giorno preparano e vendono la pasta fatta a mano direttamente in mezzo alla strada sono un vero e proprio monumento vivente. Oltre alla preparazione di orecchiette, strascinate e fusilli, queste donne sono esperte anche in aneddoti e storia locale. La loro disponibilità nello scambiare informazioni e chiacchiere con i turisti ne fanno un’attrazione unica nel suo genere.
Sempre all’interno di Barivecchia si trovano numerosi musei e luoghi di culto di importanza internazionale. Fra questi il sito principale è senza dubbio la Basilica di San Nicola. Eretta poco prima della cattedrale, sempre in epoca normanna, denota uno stile Romanico ancora più semplice e pulito nella facciata.
L’interno al contrario è stato arricchito nei secoli successivi da elementi barocchi. La sua costruzione fu dedicata alla sepoltura delle spoglie di San Nicola di Myra, importante vescovo venerato da diverse confessioni cristiane e figura tra le più importanti per la Chiesa Ortodossa di Russia.
Per questo motivo il sito è luogo di pellegrinaggio non soltanto per i fedeli cattolici ma anche per i Cristiani d’Oriente. Adiacente alla Basilica è il Museo Nicolaiano, in cui sono raccolte importanti testimonianze della cristianità antica.