Centro nevralgico del Mediterraneo Orientale, punto di incontro tra la cultura levantina e quella europea, l’isola di Cipro è diventata una delle mete principale del turismo balneare ed archeologico. L’isola, molto importante nel mondo ellenico fu al centro delle vicende delle Crociate nel medioevo e scalo commerciale per i mercanti veneziani che ne entrarono in possesso fino alla conquista ottomana prima della Battaglia di Lepanto, è oggi divisa in due dal 1974, a seguito della rottura da parte della maggioranza greca del Trattato che poneva fine al governatorato britannico (e il cospicuo numero di turisti del Regno Unito che popolano le spiagge cipriote ancora oggi sono testimoni di questo legame), e che diede alla Turchia il pretesto per l’occupazione militare della parte settentrionale dell’isola abitata dalla popolazione di etnia turca.
Nonostante il clima non sia più teso come un tempo l’isola di Cipro resta divisa politicamente tra la parte meridionale e più grande dell’isola, dal 2004 parte dell’Unione Europea, e quella nord-orientale governata de facto dalla non riconosciuta (ad eccezione della Turchia, dalle cui coste dista solo 75 km) Repubblica Turca di Cipro Nord. L’Euro è comunque accettato comunemente in tutta l’isola.
Cosa vedere a Cipro in 10 giorni
Una vacanza a Cipro è l’ideale per chi vuole alternare il turismo archeologico e culturale con quello balneare. Le sue bellissime spiagge con acque cristalline e i fondali irresistibili e le città e i luoghi ricchi di storia facilmente riempiranno dieci giorni di vacanza al turista voglioso di rilassarsi, divertirsi e conoscere.
Il turismo balneare è ormai ben radicato nell’isola anche se lo sviluppo di quella che doveva essere la città attrazione in questo senso, Famagosta, sulla costa orientale, è stato bruscamente interrotto dall’occupazione turca che ha lasciato disabitata l’area greca e attrezzata per il turismo balneare.
La città resta comunque di forte interesse per i suoi monumenti di epoca medievale come la Cattedrale Gotica di San Nicola (Moschea di Lala Mustafà Pascià dopo il ritiro dei veneziani) o il coevo Castello di Otello.
Ma se non si riesce a fare a meno del mare poco più a sud est, nella zona greca si trova Ayia Napa, di cui è famosa la movida di giovani inglesi, russi, israeliani e greci che animano i club e i locali. Le piccole spiagge sabbiose intervallano lunghi tratti di costa rocciosa e piccole cale dove ormeggiano yatch e imbarcazioni di lusso, mentre villaggi dal colore ocra come la terra si stagliano sui colli nell’entroterra.
Pochi chilometri a est ci sono i resort e le spiagge di Makronissos, scenario di diversi concerti ed eventi. Nella stessa località sono inoltre presenti tombe di epoca classica. Proseguendo a est si trova la città di Larnaca, paradiso degli snorkler e col singolare relitto di un traghetto affondato nel 1980, lo Zenobia, visibile anche dall’aereo atterrando nell’aeroporto cittadino. La città inoltre vanta numerose monumenti storici, come il Forte Ottomano e la chiesa bizantina di San Lazzaro.
Per chi preferisce spiagge meno affollate è dal più alto valore naturalistico è consigliabile la spiaggia di Lara, sul lato opposto dell’isola, dove è possibile assistere alla deposizione delle uova di tartaruga.
Pafos è invece il centro culturale dell’isola che ospita degli splendidi mosaici nel suo parco archeologico e dove poco distante secondo il mito nacque Afrodite.
Nell’entroterra invece, disseminati tra i monti Trodos, si trovano le Chiese dipinte di Cipro, oggi Patrimonio Unesco e all’interno di favolosi percorsi di trekking.
Una visita più accurata merita invece la capitale Nicosia, oggi spaccata in due dal confine tra le due zone anche socialmente ed economicamente. La città è ricca di storia, gli antichi regnanti ciprioti ne innalzarono le mura medievali ed è ricca di chiese ortodosse e moschee, nella parte turca non si può mancare una visita alla Moschea di Solimano.