È risaputo che la Sicilia è una regione meravigliosa, tutta da scoprire. La natura rigogliosa, il mare cristallino, l’architettura, le tradizioni: tantissimi tasselli che insieme regalano un’esperienza indimenticabile ed unica in questa terra senza tempo. Oltre alle località più note, l’isola racchiude tante piccole perle da conoscere e amare come Erice.
Situata sull’omonimo monte a 751 metri di altezza, la cittadina fondata dal popolo greco Elimi, è tra le più importanti della provincia di Trapani e si affaccia sulla vallata e sul golfo regalando ai visitatori panorami mozzafiato.
Perdersi tra le stradine del centro cittadino costellato da botteghe artigiane e negozietti, è il modo più bello per immergersi nell’atmosfera medievale del posto e scoprirne tutti i tesori, assaporare il gusto dei prodotti tipici e farsi catturare dall’arte dell’accoglienza dei suoi cittadini.
Ecco cosa vedere a Erice e dintorni.
Il Duomo e il campanile
Iniziamo la nostra guida per scoprire cosa vedere a Erice e dintorni, con l’arte. Tra le tante opere architettoniche e culturali di Erice, nella piazza della città, spicca il duomo in stile gotico con il suo imponente campanile.
Dedicata a Maria SS. di Custonaci, la chiesa è un’altra bellezza di Erice, è la chiesa madre dedicata a Maria SS.
di Custonaci edificata intorno alla prima metà del XIV secolo per volere del re Federico D’ Aragona.
Il rosone della chiesa è stato aggiunto dopo, nella parete laterale sono incastrate le nove croci del tempio di Venere.
Dopo i lavori di restauro della seconda metà dell’800, scomparvero due file di colonne e della costruzione originaria non rimase la pianta a tre navate con le quattro cappelle laterali.
L’alto campanile, un tempo, era utilizzato anche a scopo difensivo perché permetteva di avvistare facilmente eventuali invasioni straniere.
Il castello di Venere
Un altro simbolo della città, tra le cosa da vedere a Erice e dintorni, vi è il castello di Venere sulla sommità del monte Erice. Un tempo era il punto di riferimento dei naviganti di cui Venere era protettrice. Costruito dai Normanni intorno al XII – XIII secolo sulle macerie del vecchio tempio dedicato appunto alla dea dell’amore, per cui era conosciuta nell’antichità, grazie alla posizione strategica, potrete ammirare tutto il paesaggio circostante. Il castello era protetto da tre torri congiunte da un ponte levatoio.
Torre Pepoli
Continuando a passeggiare alla scoperta del borgo medievale, a pochi passi dal castello, sotto le sue torri è posizionata la torre Pepoli edificata intorno al 1870 dal Conte Agostino Pepoli, come suo rifugio tranquillo in cui dedicarsi ai suoi studi. Recentemente ristrutturata, la torre Pepoli è oggi, osservatorio di Pace e faro del mediterraneo.
Giardini del Balio
Accanto alla torretta Pepoli, proseguendo nella scoperta di Erice, vi è il Balio, un romantico giardino all’inglese da cui è possibile estendere lo sguardo fino alla punta di San Vito Lo Capo; ma anche il porto di Trapani e le sue saline, le isole Egadi, Mazara del Vallo e nelle giornate in cui la visibilità è ottima, si può scorgere addirittura Capo Bon sulla costa africana.
Tra i tesori di Erice ci sono poi:
- Chiesa di San Martino, nella piazza omonima, a forma di croce latina;
- la chiesa di San Giuliano edificata dal Gran Conte Ruggero, stando a quanto riportato dalla tradizione. A causa di un crollo nel 1927 fu chiusa e restituita alla comunità nel 2005.
- Il convento di San Domenico fondato nel 1486 dai padri domenicani, fu il centro della vita religiosa di Erice.
- Da vedere c’è anche la Chiesa e il Convento San Francesco entrambi del 1300 circa.
Erice è uno scrigno che vi regalerà tantissime sorprese ed emozioni. Non resta che partire alla volta della Sicilia. Sarà un’esperienza fantastica in un territorio reso altrettanto fantastico dalla sua storia, dalle opere architettoniche e culturali, dalle sue antiche tradizioni custodite con orgoglio dagli abitanti.
Visitare Erice sarà l’inizio di un amore che vi riporterà in questa terra più e più volte, in qualunque periodo dell’anno senza mai stancarsene ma con la voglia sempre più grande di apprezzarne ogni angolo.